Cronaca

Processo "Uniti": per Mazzetti
nuova accusa sui 25 allarmi

Niente testimoni, oggi, per il processo contro Attilio Mazzetti, di Soresina, procacciatore d’affari, ex gestore di locali notturni, unico imputato ad affrontare il giudizio ordinario per il caso relativo alla distrazione di fondi ai danni della Onlus “Uniti per la provincia di Cremona”, l’ente benefico nato il 13 marzo del 2020 per sostenere gli ospedali e le organizzazioni impegnati in prima linea nel pieno della prima ondata della pandemia di Covid.

L’avvocato Guareschi

Ora per Mazzetti, accusato di associazione a delinquere finalizzata ad appropriarsi indebitamente di 300mila euro versati dai cremonesi alla Onlus, si è aggiunto un altro capo di imputazione: l’appropriazione indebita aggravata di 34.980 euro “corrispondenti all’acquisto, presso Verisure Italia srl, di 25 impianti ‘kit premium home’ fatturati ed installati da quest’ultima ai singoli destinatari indicati e scelti dallo stesso Mazzetti, ricevendo per detta operazione, quale agente della Verisure Italia srl, una provvigione pari ad euro 4.575″.

Nel procedimento la Verisure Italy è stata chiamata in causa come responsabile civile dall’avvocato Roberto Guareschi, parte civile per Uniti. Durante la scorda udienza uno degli inquirenti aveva parlato di un bonifico del 20 maggio 2020 partito dal conto corrente di Uniti a favore di Verisure Italy dell’importo di 34.980 euro. Causale: “Offerta del 14 maggio 2020”. Si trattava della fornitura di 25 allarmi che avrebbero dovuto andare a persone malate da curare in casa. E invece, secondo l’accusa, almeno 18 erano finiti nelle case di parenti e amici di Mazzetti.

Da oggi il capitolo allarmi entra a far parte del processo. E a questo punto i difensori di Mazzetti, gli avvocati Gian Andrea Balzarini e Domenico Servillo, hanno chiesto i termini a difesa. Si torna in aula il 26 novembre prossimo, con le testimonianze di due finanzieri che avrebbero dovuto essere sentiti oggi.

Fuori udienza, l’avvocato di Verisure Italy, Lapo Pasquetti, ha dichiarato: “la srl si ritiene assolutamente estranea ai fatti addebitati a Mazzetti, che non era neppure loro agente, ma semplicemente procacciatore d’affari non organico all’azienda. Verisure Italy non ha comunque alcun rilievo di colpa per i fatti dolosi contestati all’imputato Mazzetti, non avendo nessuna possibilità di verificare la veridicità delle indicazioni dei destinatari delle apparecchiature, regolarmente fatturate, e consegnate secondo le indicazioni ricevute apparentemente dalla Onlus”.

Sara Pizzorni

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