Cronaca

Nei primi sei mesi del 2024 sono
19 le persone sparite nel nulla

FOTO D'ARCHIVIO

Sono 51 le denunce di scomparsa presentate in provincia di Cremona nel primo semestre del 2024: il dato emerge dal rapporto della Direzione centrale della Polizia criminale elaborato dal Commissario straordinario del governo per le persone scomparse, Maria Luisa Pelizzari. La maggior parte delle emergenze si è risolta: 31 degli scomparsi sono tornati a casa, mentre uno purtroppo è stato trovato morto. 19, invece, risultano ancora dispersi, e si aggiungono ai 69 mai ritrovati nel 2023.

Lo scorso anno le denunce erano state in tutto 153. Persone che escono di casa per recarsi a scuola o al lavoro, o che escono per fare la spesa o più semplicemente una passeggiata, e che fanno perdere le proprie tracce. A volte, le ricerche consentono ritrovamenti rapidi, in altri casi, il mistero si infittisce e rimane irrisolto: a Cremona emblematica è stata la vicenda di Gaia Randazzo, estetista palermitana residente a Paderno Ponchielli, scomparsa nel novembre 2022 durante un viaggio in traghetto verso la Sicilia, e mai ritrovata. Un destino simile a quello del cuoco Angelo Faliva, scomparso dalla nave da crociera su cui lavorava nel dicembre del 2009. Ma tra i casi più recenti di scomparsa, c’è quella del 25enne sparito da Madignano, e ritrovato privo di vita pochi giorni dopo, il 15 ottobre.

A livello nazionale, nei primi sei mesi del 2024 sono state registrate 11.6941 denunce di scomparsa. Di queste, 6.664 sono state le persone ritrovate, mentre 5.030 risultano ancora disperse. La maggioranza degli scomparsi (69,6%, 8.143 denunce) risultano essere minori di 18 anni, mentre la fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni si attesta al 26,2% (3.067 denunce). Infine, gli scomparsi di età superiore ai 65 anni sono solo al 4,1% dei casi (484 denunce).

Gli under 18 sono anche quelli che risultano più difficili da ritrovare: quelli tornati a casa sono solo il 49,7%. La percentuale sale al 73,1% per la fascia 18-65 anni e al  77,3% per gli ultra sessantacinquenni. La maggior parte delle scomparse di cittadini italiani (57,7%) viene inizialmente registrata come allontanamento volontario, mentre per gli stranieri ancora da rintracciare, gran parte risultano essere stati accolti in istituti, comunità o centri di accoglienza di località diverse da quelle dove era stata denunciata la scomparsa.
Laura Bosio

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...