Cronaca

Tramonta il biometano al Bosco
Ora A2A punta su Casanova

A Casanova del Morbasco, frazione di Sesto e Uniti, prosegue l’iter del progetto riguardante l’esistente impianto di produzione di biogas ex Fragea per trasformarlo in produzione di biometano per 500 Sm3/h. L’azienda agricola è stata acquisita da tempo da Agripower, società del gruppo A2A. L’impianto occuperebbe una superficie superiore a quello esistente, avrebbe accesso da via Cavatigozzi 7 e da una strada alternativa da realizzare partendo da via Bonisolo, attraverso i campi. Nei giorni scorsi è stata depositata in Provincia la documentazione integrativa nell’ambito del procedimento di Autorizzazione Unica avviato presso l’ente.

Il progetto è verosimilmente alternativo a quello previsto dalla stessa A2A nella zona del termovalorizzatore di Cremona, progetto che come noto è stato bloccato lo scorso luglio dalla Provincia nell’ambito di un analogo procedimento autorizzativo. Le integrazioni portate dalla società -su richiesta degli enti di controllo e con il decisivo contributo del Comitato dei cittadini di Bosco ex Parmigiano e dei comuni limitrofi di Gerre e Bonemerse – hanno di fatto configurato un nuovo progetto che come tale, deve ripercorrere tutte le fasi dell’istruttoria.

Il progetto di Casanova prevede la digestione anaerobica di biomasse agricole ed effluenti zootecnici, lo stesso principio utilizzato dall’attuale impianto di biogas, dalla potenza elettrica di 999 KW entrato in esercizio nel 2011. I residui della digestione anaerobica (il digestato) come in tutti gli impianti di questo tipo, hanno poi un utilizzo di tipo agronomico.

La prospettiva del nuovo impianto sta suscitando preoccupazione a Casanova del Morbasco, che negli anni ha visto crescere il numero di residenti con il sorgere di nuove costruzioni al confine con il comune capoluogo. Tanto che si sta costituendo un comitato, a cui sono interessate circa una sessantina di persone, tra cui l’assessore del Comune di Sesto Sabatino Michael Schettino.

Poco distante dal sito dove è previsto il progetto di Agripower, inoltre, resta alta l’attenzione del comitato di residenti di Picenengo, No Cemento, sul progetto di piattaforma logistica nell’area di 155mila mq  compresa tra via Picenengo, via Ferraroni e via delle Viole (pratica per cui la Provincia ha disposto la richiesta di VIA); e per il previsto insediamento commerciale lungo la Paullese (area Cardaminopsis).
Giuliana Biagi

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