Cisl Asse del Po: "Nel Cremonese
infortuni sul lavoro in aumento"
In occasione della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, CISL Asse del Po segnala infortuni in aumento e ancora troppo elevato il numero di quelli mortali. “Preoccupa”, ha sostenuto Ivan Zaffanelli, Segretario Generale, “l’aumento degli infortuni nella provincia di Cremona rispetto al 2023. Analizzando i dati relativi al periodo gennaio-agosto, nel 2023 si sono verificati 2.964 casi, aumentati a 3.058 nel 2024. Gli infortuni mortali sono in calo: si è passati dagli otto del 2023 ai cinque del 2024. Sono, però, numeri ancora elevati e inaccettabili, soprattutto se consideriamo che agosto 2024 è stato un mese nefasto con addirittura due infortuni mortali accaduti.
Questo trend preoccupante impone una riflessione e un’azione immediata. La Settimana per la Sicurezza è l’occasione per ribadire l’urgenza di impiegare una parte dei fondi dell’INAIL – un ‘tesoretto’ che ammonta a diversi miliardi di euro – per finanziare almeno quattro ore retribuite al mese di formazione sulla sicurezza per ogni lavoratore. Sono altresì necessari incentivi mirati per premiare le aziende virtuose.
Un altro aspetto prioritario è la necessità di velocizzare il reclutamento dei 766 ispettori e tecnici per la prevenzione, risorsa fondamentale per intensificare i controlli e prevenire ulteriori tragedie.
Un punto cardine del nostro intervento riguarda il potenziamento del ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che devono essere messi in condizione di svolgere al meglio il proprio compito di controllo e segnalazione dei rischi all’interno delle aziende.
I dati sugli infortuni ci impongono di non abbassare la guardia: la tutela della salute e sicurezza sul lavoro è uno sforzo collettivo, che richiede il coinvolgimento di tutti gli attori in campo. È fondamentale mantenere un costante dialogo con le aziende nell’ambito della contrattazione, grazie al lavoro dei nostri RLS e RLST che contribuiscono alla valutazione dei rischi ampliando gli spazi per la partecipazione, la formazione e la prevenzione.
Si tratta di un percorso condiviso, che include misure come l’introduzione della patente a crediti nel settore dell’edilizia. Questa iniziativa, da un lato testimonia l’impegno della maggior parte delle imprese del territorio per ridurre infortuni e malattie professionali, dall’altro facilita l’emersione e la repressione di quelle realtà che ancora considerano la prevenzione dei rischi come una mera formalità burocratica, mettendo a repentaglio i propri lavoratori e tutti coloro che operano nei cantieri.
Riteniamo che il percorso della patente a crediti sia efficace: un primo passo importante da valorizzare, sviluppare e, soprattutto, da estendere a tutti i settori. La sicurezza si costruisce un passo alla volta, con il contributo di tutti”.