Economia

Danni maltempo, agricoltori:
"Chiederemo stato di calamità"

Agricoltura in ginocchio per le continue piogge. C’è preoccupazione tra le aziende del settore, come spiega Cesare Soldi presidente della Libera Associazione Agricoltori Cremonese: “E’ un anno iniziato con le piogge già da inizio di Febbraio e ha continuato fino a luglio quando sono terminate le semine del mais e dei secondi raccolti in generale. Adesso sta terminando in maniera altrettanto pesante, basti pensare che nell’ultimo fine settimana sono scesi più di 120 mm di acqua nella nostra provincia: questo va a compromettere notevolmente il nostro settore già in crisi.

“Ricordiamoci – aggiunge Soldi –  che le produzioni si sono dimezzate per il mais piuttosto che per altre culture, anche per gli autunno- vernini. E oggi affrontiamo una situazione che diventa pesante perché c’è ancora molto prodotto in campo. Sto parlando ovviamente di mais: basta vedere la pianura e oggi possiamo fare una stima che più del 30% risulta essere ancora il prodotto che è in campo, con tutte le problematiche che sono legate alla raccolta.

“Poi c’è il problema della distribuzione dei reflui,  per i quali abbiamo chiesto una deroga”. Altra problematica,  ha continuato Soldi riguarda “il rispetto della condizionalità per il 2025 e della PAC. La condizionalità, quindi, è legata alla rotazione, richiede il rispetto di certe regole, tra cui anche la possibilità di interrompere la mono successione attraverso le cover crop oggi è impossibile entrare in campo per seminare la cover crop”.  Verrà chiesto lo stato di calamità.

Il servizio di SIlvia Galli

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