Cronaca

Medico no vax: Tiziano
Talamazzi radiato dall'albo

Talamazzi (di spalle) all'uscita dall'Ordine dei medici con i suoi tre avvocati

Sottoposto a procedimento disciplinare per le sue posizioni no vax, ieri sera Tiziano Talamazzi, 71 anni, odontoiatra con specializzazione in ematologia clinica e di laboratorio, si è presentato con i suoi tre avvocati davanti alla commissione dell’Ordine dei medici in via dell’Innovazione Digitale a Cremona. Dopo la discussione e la riunione in camera di consiglio, l’Ordine ha deciso per la radiazione dall’albo.

Del medico no-vax convinto che il vaccino somministrato ai pazienti contenga veleni, si era parlato in una puntata de “Le Iene” del 6 febbraio scorso, ma anche nella trasmissione di Radio Roma del 20 novembre 2023, tutto acquisito agli atti dell’Ordine dei medici.

Ora la commissione disciplinare ha trenta giorni di tempo per notificare a Talamazzi la motivazione, dopodichè l’ematologo dentista no vax potrebbe ricorrere contro la sentenza. Ieri sera, subito dopo essere uscito dalla sede dell’Ordine,  nè Talamazzi, nè i suoi legali hanno voluto rilasciare alcuna dichiarazione.

Dopo aver ricevuto una segnalazione, “Le Iene” sono andate a verificare quanto succedeva nello studio privato di Talamazzi. “Sono molto stanco”, gli aveva detto uno dei pazienti, e subito il medico gli aveva fatto la diagnosi. La stessa per tutti: “Colpa della presenza della proteina spike nei tessuti”, secondo il medico. “Una proteina sintetica che è stata messa nel vaccino e che crea delle alterazioni della pressione. I tessuti maggiormente colpiti sono i testicoli, le ovaie, il rene e il sistema muscolo scheletrico”. Per il medico, la proteina spike, che nel vaccino contro il Covid permetteva l’accesso e la riproduzione del virus nelle cellule per lo sviluppo degli anticorpi, è rimasta nei tessuti, andando ad infettate gli organi.

Nel servizio, si vede poi Talamazzi che pulisce il polpastrello del paziente, fa il pungidito e analizza col microscopio le gocce di sangue. Dopodichè mostra delle foto di globuli rossi con delle macchie all’interno e come cura consiglia il trattamento anti proteina spike, che consiste in semplici integratori che il paziente è invitato a comprare esclusivamente dallo stesso medico, il dottor Testa.

“La proteina spike non è parte del vaccino”, ha sostenuto invece in una intervista Andrea Gori, direttore dell’Unità Operativa Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano. “Non viene inoculata la proteina, ma il materiale genetico che serve a produrla. E’ il nostro organismo che produce la proteina”,  a differenza di quello che afferma l’ematologo cremonese. “E anche quella che produce l’organismo umano”, ha sottolineato Gori, “svanisce velocemente. Dopo la vaccinazione, la proteina viene rapidissimamente degradata. E’ proprio grazie alla spike se riusciamo a produrre anticorpi che ci proteggono dall’infezione”.

Ma allora, che cosa sono quelle macchie che Talamazzi mostra ai pazienti attraverso il microscopio?. Secondo Gabriele Buda, ematologo di Pisa, si tratta solo di “sporcizia che contamina il vetrino”.

“Cerco di fare il possibile per aiutare i danneggiati”, scrive Talamazzi sui suoi canali social. Il riferimento è ovviamente alle persone vaccinate. Comportamento e dichiarazioni che hanno fatto finire il medico davanti alla commissione disciplinare che ieri sera ha deciso per la radiazione.

Sara Pizzorni

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