Cultura

Storia di un deportato cremonese
Sabato alla Libreria del Convegno

Sabato 19 ottobre alle ore 18.00 alla Libreria del Convegno di Corso Campi a Cremona sarà presentato, “in silenzio”, il libro della professoressa Carolina Manfredini, docente di Filosofia e Scienze Umane, intitolato “Il silenzio di un padre”. Storia di un deportato cremonese a Poznan, raccontata dalla figlia in cerca della vere cause della Seconda Guerra Mondiale.

“Una ricerca documentale e d’archivio”, spiega l’autrice, “senza alcuna pretesa esaustiva, condotta con passione e serenità, secondo la mia regola, come recita il primo capitolo, che è stata quella di rispettare tutti, di non giudicare nessuno, perchè questo dovrebbe essere l’ atteggiamento di chi si appresta a studiare fatti e circostanze che , ancora oggi, appaiono contornate da un velo di omertà che emerge dai numerosi documenti occultati. Per quale motivo?

Primo di tre volumi, il libro cerca di ripercorrere anni difficili, che hanno interessato la deportazione di mio padre Giuseppe Manfredini e di centinaia di soldati IMI che andarono a patire e morire di freddo e fame in Polonia. Chi se ne ricorda? Nessuno, nemmeno gli storici, che non sanno che Poznan è stato il primo Campo di concentramento istituito in Polonia dal Terzo Reich.

Che importanza può avere ? A chi interessa? Solo a chi scrive i fatti accaduti nel Secondo Conflitto Mondiale sono identici a quelli odierni? L’ Historia Lucri, la storia del profitto illecito, dettava tutto a questi tempi, esattamente come accade oggi, nel silenzio di tutti, quel silenzio che nella sua nobile dignità mio padre assunse di fronte ai ricordi di sofferenza che mai volle rivelare a nessuno”.

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