Raddoppio ferroviario, interrogazione
parlamentare su impatto autostrada
Il raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova, attualmente in corso, è stato oggetto di un’interrogazione presentata alla Camera e rivolta ai ministeri delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Ambiente. Firmataria, Valentina Barzotto, deputata del M5S, su sollecitazione dei comitati no autostrade e Stati Generali Clima ambiente e Salute della Provincia di Cremona.
Il documento ricostruisce quando accaduto negli ultimi mesi, dalla “nota del 23 dicembre 2020 con cui la Società Stradivaria s.p.a. inviava le proprie osservazioni al Ministero dell’ambiente nell’ambito del procedimento di Via sul progetto definitivo del raddoppio della tratta Piadena-Mantova, 1a fase funzionale del raddoppio della linea ferroviaria Codogno-Cremona-Mantova, e nella quale si faceva rilevare che la progettazione definitiva del raddoppio ferroviario in questione non teneva conto della progettazione preliminare dell’autostrada regionale Cremona-Mantova, e che pertanto si rendeva necessario adeguare detta progettazione al fine di compatibilizzare le due infrastrutture, riservandosi in caso contrario di richiedere la rivalsa per i maggiori costi sostenuti”.
In seguito a tale osservazione – ha evidenziato la deputata, “il Ministero dell’ambiente, ha chiesto a Rfi di integrare la progettazione dell’opera ferroviaria per tenere conto della presenza del suddetto progetto autostradale. L’impatto e il consumo di suolo di quest’opera ferroviaria, e le conseguenti problematiche emerse a livello locale, nella parte relativa alla ricucitura della viabilità, conseguente alla chiusura dei passaggi a livello, dipende in buona misura dal fatto che la progettazione, nel tratto da Cremona a Mantova, ha dovuto tener conto della presenza in adiacenza del progetto dell’autostrada regionale Cremona-Mantova”.
Questo, per Barzotto, “ha condizionato pesantemente lo sviluppo del progetto di raddoppio ferroviario, allungandone i tempi, facendone lievitare i costi e costringendo a realizzare manufatti molto più impattanti per poter sovrappassare contemporaneamente entrambe le infrastrutture”. Per questo, si chiede ai ministeri interessati, “a quanto ammontino maggiori costi previsti nel progetto di raddoppio ferroviario della tratta Mantova-Cremona derivanti dalla presenza del progetto autostradale, e se questi costi verranno poi addebitati al concessionario privato in project financing dell’autostrada regionale Cremona-Mantova e, in subordine, a regione Lombardia in qualità di concedente della concessione autostradale”.