inaugurazione il 13 giugno
il programma completo
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L’autunno è ormai arrivato e, con il repentino calo delle temperature dato dalle piogge che imperversano in diverse zone del nord Italia, anche nelle case cremonesi si inizia a sentire l’esigenza di accendere i riscaldamenti.
Per poterlo fare ci sono tempistiche e date da rispettare, secondo una normativa risalente al 2013: il Belpaese, infatti, è diviso in 6 zone climatiche, che vanno dalla fascia A (la più calda) fino alla F (che racchiude i comuni più freddi).
La provincia di Cremona è inserita nella fascia E: secondo la normativa, i termosifoni potranno essere accesi a partire dal 15 ottobre fino al 15 aprile 2025, per non più di 14 ore al giorno.
Nonostante tutto, ci sono però delle eccezioni che permettono l’accensione anticipata.
“È possibile farlo a condizione che sussistano dei presupposti legati alle temperature medie differenti da quelle che sono la normalità – spiega l’amministratore di condominio Michele Rubino – in questo caso è possibile fino ad un massimo del 50% delle ore previste in un funzionamento ordinario gestire in via anticipata o posticipata il riscaldamento.”
Inoltre, anche i comuni possono derogare dalla regola generale con delibere ad hoc.
“Esistono anche delle possibilità di deroga a livello comunale o territoriale – prosegue Rubino – quindi, possono essere gli stessi comuni che, in deroga a quanto previsto, diano le indicazioni per poter gestire in maniera differente l’accensione o lo spegnimento dell’impianto.”
Non solo date di accensione e spegnimento: il decreto stabilisce anche la temperatura che deve essere mantenuta, fissata a 19 gradi (con una tolleranza di 2 gradi in più o in meno). Qualora tutto ciò non venisse rispettato, sono previste sanzioni che variano da un minimo di 500 a un massimo di 3.000 €.
Andrea Colla