Faccia a faccia col ladro: "Voglio
ottenere un po' di giustizia"
“Ci ho pensato se rimettere la querela oppure no, ho fatto una vita di lavoro e di sacrifici, o ci mettiamo nelle condizioni di ottenere un po’ di giustizia…”. E’ lo sfogo di Roberto, il 68enne che nell’ottobre del 2022 si era trovato faccia a faccia con un ladro che si era nascosto dietro l’armadio del garage della sua abitazione di Casalmorano e con il quale aveva avuto uno scontro fisico.
A processo con l’accusa di tentata rapina e furto c’è Giuseppe, 54 anni, muratore pugliese appena rimesso in libertà dopo aver scontato una condanna a 8 mesi per droga. Oggi in aula Roberto ha riconosciuto l’uomo che si era introdotto nel garage nella foto numero 3 che il pm gli ha mostrato.
Per l’accusa, l’imputato, il 24 ottobre di due anni fa, mentre la moglie di Roberto era impegnata a cucinare uno strudel, era sbucato da dietro l’armadio del box. “Ho sentito mia moglie urlare”, ha raccontato Roberto. “Pensavo si fosse fatta male. Lì abbiamo un forno. A quel punto l’uomo ha afferrato lo stendino sopra l’armadio e me lo ha lanciato addosso, e poi è fuggito”.
Il padrone di casa gli era corso dietro e tra i due era nata una colluttazione. L’avevo buttato giù e mi ci ero seduto sopra, ma poi lui, dopo tre tentativi di fuga, si è divincolato ed è scappato. Mia moglie mi aveva urlato di lasciarlo andare. L’ho fatto per lei”. “Prima che fuggisse”, ha raccontato Roberto, “mi ha mimato con le dita il gesto della pistola”.
Nella colluttazione, il 68enne aveva riportato lievi ferite e non aveva ritenuto necessario ricorrere alle cure mediche. Ai militari aveva fornito una descrizione dell’intruso: “1 metro e 80 di altezza, sui 40-45 anni, magro, con la barba, lurido. Puzzava come una capra”.
Dal garage, a detta del residente, erano spariti tutti i capi di abbigliamento della moglie, borse, giubbotti e i tre pacchi di musica lirica. Il ladro era fuggito a mani vuote, ma il 68enne ha ipotizzato che la merce fosse stata rubata nelle ore precedenti e nascosta altrove. Il bottino non è mai stato ritrovato.
Il muratore pugliese è assistito dall’avvocato Alessandro Zontini. “Quel pomeriggio il mio assistito non si trovava a Casalmorano. Lo dimostreremo”, ha dichiarato il legale. Il prossimo 4 febbraio saranno sentiti i testimoni della difesa e sarà pronunciata la sentenza.
Sara Pizzorni