Giannelli, nuovo prefetto di Cremona:
"Servono soluzioni concrete"
“Voglio conoscere il territorio e capire quali sono le sue difficoltà, per affrontarle insieme alle altre istituzioni”: con queste parole il nuovo prefetto di Cremona, Antonio Giannelli, ha riassunto il suo impegno alla guida della prefettura locale. Nonostante sia arrivato da pochi giorni e abbia già chiarito di voler fare il giro del territorio per conoscere ogni realtà ed ogni questione aperta, il nuovo prefetto ha già le idee piuttosto chiare: “Su Cremona vi sono delle problematiche piuttosto evidenti, che dovremo affrontare” ha detto.
Anche per questo, il rappresentante provinciale dello Stato ha già incontrato il sindaco e i vescovi di Cremona e Crema, il presidente del Tribunale e il commissario della Camera di Commercio, iniziando così fin da subito a conoscere la realtà provinciale. “Sono stato accolto bene da tutte le persone che ho incontrato, e spero di riuscire a portare a questa provincia un contributo operativo. A tutti ho chiesto di aiutarmi a comprendere quali siano le questioni territoriali considerate prioritarie, in modo da iniziare il mio lavoro da quelle.
Il lavoro di Giannelli sarà in continuità con quello del suo predecessore, Corrado Conforto Galli, e verrà improntato ad un lavoro “dal basso”: “E’ importante raccogliere le segnalazioni e le istanze della cittadinanza” ha spiegato. “E per questo mettiamo a disposizione questo luogo e questo palazzo, quello della Prefettura, affinché sia uno spazio per discutere, ma soprattutto per trovare delle soluzioni concrete ai problemi, perché la cosa fondamentale è produrre risultati”. Una mentalità aziendalista, tipica di un prefetto che ha maturato la propria esperienza nel settore privato, e che quindi ha un’approccio pragmatico ai problemi.
E soprattutto, ha chiarito, “la situazione di Cremona non va sottovalutata, sia sotto il profilo della sicurezza che sotto altri aspetti. Le acque chete mi preoccupano, e preferisco osservare a 360 gradi quello che accade, soprattutto in ottica di prevenzione”. Portando anche un esempio concreto: la vicenda dei ragazzi lasciati a piedi dal pullman: “Un fatto del genere, può portare a lungo termine a delle problematiche, come scontri e risse tra questi giovanissimi, che si ritrovano senza un mezzo di trasporto” ha evidenziato Giannelli.
Insomma, ogni situazione può essere fonte di problemi se non affrontata nel modo migliore, ma soprattutto se a monte non viene fatto un importante lavoro preventivo. “Ai sindaci e alle istituzioni, chiedo quindi di aiutarmi, di farmi sapere quali sono le sacche problematiche e in quale moto la prefettura può rendersi utile al territorio” ha spiegato ancora il prefetto. “Sappiamo che i cittadini hanno bisogno di percepire la sicurezza, ma ritengo che essa non passi solo attraverso la presenza delle forze di polizia sul territorio. Serve un impegno che sia anche di carattere sociale, attraverso interventi coordinati con i sistemi i sistemi locali. Bisogna infatti comprendere le ragioni di determinati fenomeni, per poi mettere in campo soluzioni concrete“.
Naturalmente non si possono sottovalutare le problematiche nazionali, che possono avere ricadute sul territorio. Come la questione mafia, anche a fronte della grande esperienza di Giannelli nelle commissioni mafia in Italia. “Sono fenomeni che riguardano tutto il nostro Paese ma anche l’Europa. Sebbene a Cremona non vi siano particolari emergenze, è importante tenere alta l’attenzione, e su questo lavoreremo con grande impegno”. Così come il terrorismo, anche a fronte del fatto che il livello di attenzione in Italia è stato innalzato al 2. “Al momento non ci sono delle situazioni particolari su Cremona, però il contesto internazionale è ben noto e siamo tutti appesi a un filo. Sebbene non vi siano emergenze a Cremona, in questo senso, non si può abbassare la guardia” ha concluso Giannelli.
Laura Bosio