Chiara Ferragni, chiusa l'inchiesta:
l'accusa è truffa aggravata
La Procura di Milano ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, nei confronti dell’imprenditrice cremonese Chiara Ferragni: per lei l’accusa è di truffa aggravata.
Al centro dell’inchiesta, coordinata dal pm Cristian Barilli e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, ci sono i casi di presunta pubblicità ingannevole legata alle vendite, a prezzi maggiorati e mascherate con iniziative benefiche, avvenute tra il 2021 e il 2022, del pandoro ‘Pink Christmas’ Balocco e delle uova di Pasqua-Dolci Preziosi.
Ora, come spiega il Corriere della Sera, gli indagati hanno tempo per depositare memorie o farsi interrogare.
I difensori, si legge sul quotidiano, hanno già raccolto atti e documenti con i quali sono convinti di poter dimostrare che Ferragni non ha commesso alcun reato. Secondo l’accusa le società della Ferragni, le due campagne pubblicitarie avrebbero realizzato un “ingiusto profitto” di 2.175.000 euro.