Cronaca

Portesani replica a Pizzetti:
"Noi motore del cambiamento"

Alessandro Portesani avanti tutta nella sua battaglia contro l’amministrazione Virgilio e – in particolare – contro l’esponente con il curriculum più pesante in casa Dem, Luciano Pizzetti, ora Presidente del Consiglio Comunale. Nella nuova replica sulla questione del futuro energetico cittadino (discussa in due distinti documenti lunedì scorso in Comune) il candidato sindaco del centrodestra alle ultime Comunali va giù pesante. In silenzio, invece, le altre componenti del centro destra in Consiglio, con Fratelli d’Italia alle prese in queste ore con un travaglio interno che potrenne portare a scelte clamorose.

Le parole che in queste ore Luciano Pizzetti, presidente del Consiglio Comunale di Cremona e politico ultratrentennale della città, mi sta riservando sono davvero interessanti: sia per il mondo dei partiti, sia per il cittadino. Fanno capire tante situazioni. Sono il manifesto, aldilà del semplice ‘casus belli’ delle mozioni inerenti il biometano, della sua visione di come si amministra la città. Di quali siano i rapporti tra maggioranza (di soli 192 voti) e opposizione. Del suo modo di concepire l’impegno politico. Del suo brigare nel far apparire il ‘bene’ di una parte come ‘bene comune’ ”.

“Mi accusa di non cogliere mai le opportunità di un dialogo proficuo – aggiunge Portesani –  Ma in realtà i suoi concetti di opportunità e di dialogo non sono i miei. Rappresentano il suo parere e in ultima analisi il suo interesse politico. Funzionali, come ha dimostrato in questi 30 anni, a mantenere il potere derivante dalla perpetua ragnatela intessuta tra le mura della provincia”.

Poi la frecciata “ad alcune sacche del centrodestra che, per interessi personali, sono rimaste supine al suo meccanismo, pur di condizionare, a loro volta, nomine e strapuntini di potere”. Insomma, “un inciucio politico perenne”.

Affondando il coltello nelle divisioni che stanno lacerando il centrodestra cremonese – l’ultimo caso, l’esito  l’esito delle Provinciali – secondo Portesani “Pizzetti e tutto il centro sinistra hanno conferito agibilità politica a chi ha rinnegato il centro destra cremonese. Il problema non è, come ha spiegato il senatore Renato  Ancorotti, Fratelli d’Italia ma chi ha sfruttato per fini personali il consenso genuino del partito”.

“Poi è arrivata ‘Novità a Cremona’ che ha cambiato il paradigma nel rapporto tra maggioranza e opposizione e nel confronto con i cremonesi. Dicendo pane al pane; vino al vino. Gridando nella aula dell’istituzione: il re è nudo. Questo Pizzetti lo ha capito benissimo, da subito, ma non lo accetta. Non comprende che noi di ‘Novità a Cremona’ siamo proprio quelli che guardiamo avanti. Non riteniamo di essere ininfluenti, ma, al contrario, possiamo essere il motore del cambiamento. Quella che lui considera una ‘casamatta’ è, in realtà, la torre di vedetta libera da cui diciamo, a viso aperto, che il suo sistema di perenne inciucio politico è il passato. Anzi il passato remoto. La città deve dare spazio a forze nuove. A chi non è mai stato rappresentato. A chi è stato escluso dalle interlocuzioni (leggassi i primi comitati contro il biometano).
Perché noi crediamo che la città possa esprimere tutto questo in un confronto leale con tutte le sue forze libere da lacci e lacciuoli”.

Come già dichiarato inoltre, Portesani precisa che la sua candidatura alle recenti elezioni provinciali “è stata di servizio per il centro destra e per il territorio” e “sottende a un concetto di lealtà e di amore per il territorio.
Infine, “sulla vicenda specifica delle mozioni sull’impianto energetico ho chiesto due discussioni separate per un motivo elementare. La nostra mozione diceva un ‘no’ definitivo al biometano nel Parco del Po e del Morbasco. Quella della maggioranza neppure toccava l’argomento. Evidentemente il centro sinistra vuole tenersi le mani libere. Vedi mai che A2A ci ripensi”, conclude Portesani.

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