Politica

Provinciali, FDI: "Accuse al limite della
diffamazione, ora basta veti sui nomi"

Alberto Sisti (di spalle) e Marcello Ventura in attesa dei risultati delle elezioni provinciali domenica scorsa (foto Sessa)

Volano gli stracci in casa del centrodestra, dopo le dichiarazioni di ieri dei segretari provinciali di Forza Italia, Lega Cremona e Lega Crema, e Udc che accusano Fratelli d’Italia di aver boicottato l’elezione del candidato Alberto Sisti, tradendo in un certo senso gli accordi presi dalle segreterie.

Dopo un giorno di silenzio oggi risponde il coordinatore provinciale Marcello Ventura: “Sono sorpreso ed esterrefatto dal comunicato diramato da quelli che ritenevamo e riteniamo essere gli alleati di Forza Italia e Lega.
Infatti, dopo settimane di riunioni, incontri e quella tanto famosa unità decantata, leggo dichiarazioni totalmente semplicistiche e in parte al limite della fantasia fatte dai segretari di Forza Italia e Lega che accusano in maniera univoca il partito.

Come coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia sono a difendere con forza il lavoro svolto dai tanti amministratori e militanti del nostro partito, lavoro che ha portato all’elezione di tre membri (sui 6 totali) all’interno del rinnovato Consiglio provinciale. In funzione di ciò, sono estremamente felice e mi congratulo con loro per il traguardo ottenuto a riprova che Fratelli d’Italia non solo è la forza politica con più consenso tra gli elettori ma si è confermata anche la forza politica più apprezzata e premiata dagli elettori del centrodestra della provincia di Cremona.
Certamente, per quanto concerne il consenso ricevuto dal candidato Presidente Sisti, sono emersi delle criticità che valuteremo al nostro interno e nelle sedi competenti, non certo lanciando accuse, al limite della diffamazione. Siamo sempre stati un partito responsabile e come tale analizzeremo la situazione in un apposito momento di confronto.

Tralasciando alcuni numeri che sono mancati, è indubbio che le schede per candidato il presidente abbiano visto un notevole distacco dalle schede della lista dei consiglieri, in quasi tutte le fasce dei comuni.

Sono infatti oltre 100 (565 a 459) gli amministratori che hanno ritenuto “non competitivo” il candidato presidente di centrodestra preferendogli quello del centrosinistra. Non possiamo attribuire a FDI sulla città di Cremona il peso di questi numeri, numeri che sono il sintomo del problema che ha toccato tutti i gruppi politici della coalizione e su questo va fatta una seria riflessione.

Questa vicenda ha mostrato, per l’ennesima volta, l’importanza di evitare di scegliere candidati solamente tra segreterie di partito, maggiormente all’esterno condividendo in modo trasparente con tutti gli amministratori le tappe e gli obiettivi, preferendo persone che non solo si riconoscono nel centrodestra ma che sono anche le più idonee e rappresentative per traguardare i prossimi appuntamenti significativi per questo territorio.
Basta veti, uniamo i voti e le forze.
La ricerca del capro espiatorio, condotta con questa arroganza e supponenza offende tutti i nostri amministratori, che rappresentano la base del nostro consenso e auspicano un centrodestra meritocratico, competitivo e vincente”.

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