Politica

Gli alleati: "Fratelli d'Italia
ha tradito il centrodestra"

L'attesa dell'esito dello spoglio per le Provinciali, domenica scorsa a Cremona (Foto Sessa)

E’ durissima la presa di posizione di una parte del centrodestra dopo l’esito elettorale delle Provinciali. Gabriele Gallina, Forza Italia; Simone Bossi, Lega Cremona; Tiziano Filipponi, Lega Crema; Giuseppe Trespidi, Udc accusano apertamente Fratelli d’Italia di avere tradito l’alleanza stringendo un patto con il Pd, boicottando la possibilità di Alberto Sisti di essere eletto alla Presidenza.

“Su discontinuità amministrativa e politicamente, nulla di nuovo in Provincia a Cremona”, si legge in un comunicato congiunto. “Il presidente Signoroni, le scorse elezioni, aveva avuto voti trasversali provenienti dal PD e dai civici del centrodestra; poi confluiti in questi anni in Fratelli d’Italia.
Allo stesso modo, in queste elezioni provinciali Mariani ha avuto voti trasversali dal Pd e da una parte di Fratelli d’Italia.

La legge Delrio è una pessima legge, ma una cosa positiva almeno ce l’ha: con i voti ponderati risultano chiari i flussi elettorali.
Ancora più chiari quando, come nel caso di Cremona, i medio-grandi elettori non sono tanti e vi sono due sezioni elettorali ben distinte tra il cremasco e il cremonese.

Dati alla mano, l’analisi del voto sulla sezione cremonese è molto semplice e fin troppo palese: Fratelli d’Italia cremonese ha tradito il centrodestra.
È un dato oggettivo che emerge quando si analizza sia la fascia di voto di Cremona, dove due consiglieri di fratelli d’Italia non hanno votato per il presidente di centrodestra e addirittura ben tre consiglieri di Fratelli d’Italia hanno votato per Mariani, sia la fascia di voto dove è presente Soresina, i quali consiglieri di Fratelli d’Italia hanno votato per Mariani. Queste due sono le cartine di tornasole che spiegano a chi fa riferimento il gruppo di amministratori oggi in Fratelli d’Italia che ha dato continuità a questo accordo “innaturale” con il Pd.

Il voto sulla sezione elettorale del cremasco, invece, riporta una Fratelli d’Italia cremasca che ha operato e votato correttamente nel perimetro del centrodestra: in tutte le fasce del cremasco, tranne ovviamente quella dei grandi elettori di Crema città, il centrodestra è in vantaggio.
Anche il voto dei consiglieri di centrodestra di Casalmaggiore è stato compatto per il candidato presidente di centrodestra.

Ora si riapre un problema politico, che ci si augurava fosse superato: Fratelli d’Italia, che aveva garantito nel tavolo politico provinciale del centrodestra la coesione e la compattezza di voti insieme a Forza Italia, Lega e Udc, dopo l’esito di queste elezioni, si è dimostrata per l’ennesima volta inaffidabile e si è posta al di fuori dal perimetro del centrodestra; Forza Italia, la Lega e l’Udc ritengono siano venute meno le condizioni per collaborare con Fratelli d’Italia all’interno della coalizione di centrodestra.

Si può anche comprendere che al PD possa far piacere ricevere voti da amministratori iscritti a Fratelli d’Italia, continuando a perseguire questi accordi politicamente “innaturali”; ma non si può capire come il partito di Fratelli d’Italia si presti a fare da portaborracce a questo “gruppetto di potere” che questa volta ha utilizzato i voti degli elettori di Fratelli d’Italia per far eleggere le proprie persone negli enti locali che poi, come nel caso di queste elezioni provinciali, al momento del voto hanno tradito il centrodestra”.

“Ora – è la conclusione – si fanno più chiare anche le motivazioni per cui il PD dopo aver promosso il formarsi di una lista unitaria, ad un certo punto ha fatto un improvviso passo indietro, che ha lasciato sorpresi un po’ tutti.
Il periodo era fine agosto e probabilmente sarà stato il momento della chiusura di questo innaturale accordo politico, che speriamo non rileghi la Provincia di Cremona per altri quattro anni ad un ruolo sociale, economico e politico marginale nel panorama istituzionale regionale”.

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