Cronaca

Morte di Alessandro, don Andrea
scrive ai suoi parrocchiani

Alessandro è andato in cielo“: così si intitola l’opuscolo pubblicato da don Andrea Spreafico, parroco della Beata Vergine di Caravaggio, a Cremona, la parrocchia in cui risiedeva il bimbo di sei anni morto tragicamente per una emorragia cerebrale, mentre si trovava a scuola.

Per il prelato, se oggi siamo ormai abituati a vedere la morte come a una narrazione lontana, “con la morte di questo bambino, invece, tutto ciò non si può fare: distrarre dal tema e dall’attenzione chi ha visto i soccorsi, l’elicottero, la strada bloccata da Polizia e Carabinieri… ma soprattutto i volti cupi dei maestri, l’arrivo concitato di tanti genitori e poi quel posto del “mio compagno di banco” vuoto da una settimana… far finta che tutto passi è impossibile, soprattutto nella testolina di bambini di questa età, usciti da poco dalla fase della martellante domanda, perché?” scrive il sacerdote.

IL DOCUMENTO COMPLETO

Perché. Una domanda che in questi giorni si è rincorsa, che l’ha fatta da padrone, perché la morte di un bambino di sei anni è una cosa tanto inspiegabile quanto difficile da accettare. Ed è questo che don Andrea ha voluto mettere in luce con il proprio contributo, cercando di dare una risposta a tutte le famiglie dei suoi parrocchiani.

I funerali del bambino, la cui famiglia è Testimone di Geova, si terranno domenica pomeriggio alle 14.30 nella Sala del Regno cittadina, dove chi voleva bene al piccolo Alessandro potrà porgergli l’ultimo saluto.

Laura Bosio

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