Cgil e Uil di Cremona in piazza
a Roma contro il Ddl Sicurezza
Domani, 25 settembre, le delegazioni di Cgil e Uil di Cremona parteciperanno alla manifestazione a Roma, di fronte al Senato, per esprimere la loro ferma opposizione al Ddl Sicurezza, già approvato alla Camera e ora in discussione in Senato.
“È nostro dovere”, affermano i sindacati, “contrastare fermamente una norma che mira chiaramente a limitare la libertà di espressione e il diritto fondamentale delle persone a manifestare il proprio dissenso. Questo decreto introduce nuovi reati penali che puniscono con la reclusione chi manifesta, pur pacificamente, con l’occupazione di strade e spazi pubblici e privati, per la tutela dei propri diritti. Le sanzioni previste colpiscono direttamente chi si impegna in mobilitazioni per difendere il lavoro e contrastare le crisi aziendali e occupazionali”.
“Il Ddl è particolarmente grave perché prevede il carcere anche per le donne in gravidanza o con figli entro l’anno di età, criminalizza la resistenza passiva rendendo impossibile ogni forma di dissenso pacifico, anche quando giustificato dalle condizioni inumane di molti istituti penitenziari, già oggi causa di innumerevoli suicidi. Inoltre, il provvedimento ripropone una logica securitaria e repressiva nei confronti dei migranti, aggravando la situazione di criminalizzazione di chi è già vulnerabile”.
“Tutto ciò accade”, sottolineano i sindacati, “mentre lo stesso governo sta procedendo all’abolizione dei reati contro la pubblica amministrazione, spesso legati a infiltrazioni mafiose. Queste sono solo alcune delle ragioni per le quali saremo in piazza: il Ddl Sicurezza è un pericoloso attacco che mina le fondamenta dello stato di diritto e della nostra democrazia, riportandoci indietro nel tempo. Invitiamo tutti e tutte a partecipare al presidio, per dare una risposta forte e chiara contro una legge subdola e retriva”.
“Questo decreto limita in modo evidente il diritto costituzionale di manifestare”, concludono Elena Curci, Segretaria generale della Cgil di Cremona, e Germano Denti, Coordinatore Uil di Cremona. “Non possiamo e non vogliamo restare in silenzio di fronte a una norma che, se approvata, rischia di erodere diritti fondamentali del sindacato e dei lavoratori, come il diritto allo sciopero e alla protesta”.