Cronaca

Taglio del nastro di CR2 Sinapsi
un sogno che diventa risorsa

Il momento del taglio del nastro
Il centro CR2 sinapsi
(FOTO SESSA)
La violinista Jessica Siciliano
Il vescovo Monsignor Antonio Napolioni
L'intervento del sindaco Andrea Virgilio
Gerardo Paloschi, Fondazione Arvedi Buschini
Franco Arturi, direttore della Fondazione Candido Cannavò consegna la targa a Efrem Morelli
Ing. Carlo Conti, Fondazione Giorgio Conti
Prof. Marco Imperadori del Politecnico di Milano
Maurizio Arrivabene
Filippo Ruvioli
Foto Sessa

Il centro CR2 Sinapsi è da oggi realtà, un polo d’eccellenza per il mondo della disabilità, simbolo di speranza e inclusione per i bambini affetti da disabilità. Nel giorno dell’inaugurazione in un’atmosfera carica di emozione erano tutti presenti, autorità cittadine, realtà del volontariato, i soggetti che hanno contribuito a vario titolo alla realizzazione nato per volontà di Fondazione Occhi Azzurri e del suo presidente Filippo Ruvioli.

La violinista Jessica Siciliano ha aperto la celebrazione eseguendo alcuni brani tratti dall’Autunno e dall’Inverno delle Quattro Stagioni di Vivaldi, con il violino costruito dai maestri liutai di Cremona per Fondazione Occhi Azzurri, concludendo con l’Inno Nazionale.

Il primo intervento è stato del Vescovo di Cremona, Monsignor Antonio Napolioni, che ha voluto dedicare parole di affetto e auguri a Orlando, il giovane ispiratore del progetto, mentre il sindaco Andrea Virgilio ha sottolineato l’importanza della rete di collaborazioni che ha reso possibile la realizzazione del centro nel cuore del Parco del Morbasco.

Uno degli interventi più toccanti è stato quello di Filippo Ruvioli, presidente della Fondazione Occhi Azzurri e padre di Orlando. Visibilmente emozionato, Ruvioli ha parlato del lungo e difficile cammino che ha portato alla realizzazione del centro: “Questo progetto non nasce da un sogno individuale, ma dalla volontà di trasformare una tragedia personale in una risorsa per la collettività. Quando mia moglie Silvia ci ha lasciati nel 2019, ho promesso che avrei continuato a portare avanti il suo sogno. Oggi, grazie al supporto di tantissime persone, quel sogno è diventato realtà“.

Ruvioli ha poi rivolto un ringraziamento speciale a tutti coloro che hanno contribuito, citando in particolare la collaborazione delle tante fondazioni, come Fondazione Cariplo e Arvedi Buschini, e di numerose aziende partner: “Tutti danno il merito a me, ma in realtà sono tante le persone che mi hanno aiutato, facendosi contagiare da una visione, dando il meglio di sé stessi perché questa cosa diventasse la cosa più bella possibile”.

“Questa struttura non è la casa di Orlando – ha proseguito Ruvioli -, ma una risorsa per la città e per tutte le famiglie che affrontano difficoltà simili. Siamo diventati Fondazione apposta per quello, proprio per toglierci da ogni dinamica e dimensione di proprietà. Questa è una risorsa per la città di Cremona, per il territorio e speriamo anche oltre il territorio. La necessità di avere una rivincita su una vita che ci ha messo in un angolo diverse volte, però abbiamo sempre trovato la forza di trasformare questa rabbia, questa energia negativa in qualcosa di rivolto agli altri e questa cosa ci ha aiutato a superare tutto”.

E rappresenta solo l’inizio di un percorso: “Il centro è pronto, ma il lavoro vero inizia oggi. Da qui in avanti dobbiamo ascoltare le necessità delle famiglie, adattarci e migliorare continuamente per garantire che ogni bambino riceva il miglior sostegno possibile. Siamo convinti di farcela, perché dietro a questo progetto ci sono persone che hanno creduto e continuano a credere in esso”.

Gli altri interventi hanno visto la partecipazione di personalità del mondo scientifico, tra cui il professor Marco Imperadori del Politecnico di Milano, che ha contribuito alla progettazione della struttura. Imperadori ha evidenziato come il CR2 Sinapsi rappresenti un esempio di eccellenza tecnologica e umana, capace di unire innovazione e inclusività: “Non è solo un edificio, ma un simbolo di come la tecnologia e l’amore per l’umanità possano coesistere. Questo è un luogo speciale per persone speciali”.

Prima del taglio del nastro sono intervenuti: la vicepresidente di Fondazione Comunitaria anche a nome di Fondazione Cariplo, Morena Saltini, Gerardo Paloschi di Fondazione Arvedi Buschini, Carlo Conti per la Fondazione Giorgio Conti, Alberto Carubelli per la Fondazione Barbara Genovese, Matteo Gosi di Wonder SpA e Maurizio Arrivabene, noto dirigente sportivo, che ha voluto sottolineare l’importanza della capacità immaginativa di trasformare un’esperienza personale in un progetto collettivo e della volontà di accorciare la distanza tra le problematiche della disabilità e la comunità.

Franco Arturi, direttore della Fondazione Candido Cannavò, si è impegnato a dare la massima visibilità: “è una realtà unica, che non ha eguali in Italia e probabilmente nemmeno in Europa o nel mondo”. Ha poi consegnato una targa a Efrem Morelli, argento paralimpico ai Giochi di Parigi 2024 nel nuoto. L’atleta nel ringraziare la Fondazione, ha lodato l’importanza di strutture come il CR2 Sinapsi per il mondo della disabilità sportiva e per il futuro degli atleti paralimpici.

Alice Moruzzi, responsabile dell’area disabilità minori di Cosper, ha infine espresso la sua soddisfazione nel vedere finalmente realizzato il centro CR2 Sinapsi, sottolineando come già quest’estate, con la settima edizione del centro estivo “Occhi Azzurri”, la struttura abbia accolto 18 famiglie con i loro bambini, dimostrando quanto fosse necessario un centro così funzionale sul territorio.

Guarda il servizio trasmesso da CR1.

Cristina Coppola

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