Politica

Asili nido comunali: 21mila euro
di sanzioni alla ditta appaltatrice

Lo sciopero dello scorso maggio delle lavoratrici Euro&Promos

Avevano scioperato lo scorso maggio, le lavoratrici assunte dalla ditta Euro&Promos di Udine incaricata delle operazioni di pulizia e accoglienza negli asili nido comunali, lamentando il trattamento salariale e lo svolgimento di mansioni non pertinenti a causa di mancate sostituzioni del personale. Assistite dal sindaco Usb, avevano chiesto che di queste problematiche si facesse carico anche il Comune, che aveva assegnato l’appalto. Ora l’agitazione è rientrata, ma dei problemi a suo tempo sollevati si è fatta carico  Jane Alquati, capogruppo della Lega in Consiglio comunale che ha presentato un’interrogazione discussa oggi chiedendo quali azioni voglia intraprendere l’amministrazione “a tutela delle condizioni di lavoro del personale esterno che presta servizio negli asili nido e nelle scuole infanzia comunali, al fine di salvaguardarne il benessere e l’integrità”.

Dalla lunga risposta della vicesindaco Francesca Romagnoli è emerso  tra l’altro che per quanto concerne la salute e sicurezza sul lavoro, allo stato attuale non risultano problemi. Ad aprile 2024, a seguito di alcune segnalazioni delle coordinatrici dei servizi, il comune aveva però applicato una penalità relativamente alla mancata fornitura dei dispositivi di protezione individuale per le dipendenti neoassunte. Successivamente, il datore di lavoro ha provveduto ad adeguare le forniture. “Alcune lavoratrici della ditta – ha aggiunto Romagnoli –  si sono rivolte al sindacato di base USB, lamentando problematiche rispetto alla sicurezza che non hanno identificato nel dettaglio. L’unica contestazione pervenuta riguarda un ipotetico rischio legato al lavoro in altezza, non applicabile ad asili nido e scuole infanzia comunali. L’8 aprile il Comune ha chiesto al responsbile sicurezza della ditta  di verificare la suddetta contestazione e di conoscere le prescrizioni rispetto alla sicurezza condivise con il proprio personale. Il 12 aprile la ditta ha inoltrato la pratica operativa per il lavaggio vetri ed infissi in altezza che prevede esclusivamente l’utilizzo di strumentazione telescopica, strumentazione che è in dotazione ai dipendenti”.

Diverse inadepienze della  ditta sono state sanzionate con una penalità da parte del Comune per un valore complessivo di poco meno di 21mila euro.

“Vista la situazione – ha aggiunto Romagnoli –  si era valutata, con i settori di riferimento, la revoca del contratto per inadempienza, ma il secondo offerente nella graduatoria non ha dato la propria disponibilità ed i tempi per indire una nuova gara d’appalto erano troppo stretti, rischiando di lasciare il servizio scoperto. Gli uffici, in attesa della scadenza naturale del contratto prevista per il 28 febbraio 2025, stanno già definendo le linee per la predisposizione del capitolato e la nuova gara d’appalto che verrà espletata entro la scadenza del contratto stesso nella quale saranno inseriti ulteriori criteri qualitativi (tra i quali anche la possibilità di escludere chi ha già subito sanzioni), per evitare le problematiche emerse in questo appalto e per garantire ai lavoratori assunti dalla ditta aggiudicataria condizioni di lavoro tutelantti”.

Quanto al tema salariale, il Comune assicura che sul “salario minimo stiamo facendo valutazioni anche alla luce di quanto presentato nel programma elettorale”. gbiagi

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