Un mare d'amore per Nazza:
sabato alle 10 il funerale in Duomo
Si terranno in Duomo a Casalmaggiore sabato mattina alle ore 10 i funerali di Nazzareno Condina, scomparso nel pomeriggio di mercoledì dopo una malattia contro la quale ha combattuto un anno e mezzo. Nazzareno, con la cerimonia seguita dalle Onoranze Funebri Roffia, sarà trasferito in Duomo da venerdì alle ore 17, poi la salma sarà tumulata nel cimitero di Casalmaggiore. Venerdì sera alle 20.30 il Rosario sempre in Duomo.
La famiglia, con la moglie Cristina, la mamma Iride, il papà Ferdinando, il fratello Stefano con Anastasia, l’amato nipote Lorenzo, i suoceri Marina ed Emilio e tutti i parenti ed amici, ha voluto ringraziare il dottor Romano Paolucci, la dottoressa Michela Papi, l’infermiera Maira Ravanelli, il fisioterapista Thomas Brigada, il Day Hospital Oncologico dell’Oglio Po e l’Hospice di Cremona, invitando a devolvere eventuali offerte alla memoria alla Casa Giardino di via delle Salde, struttura con la quale Nazzareno aveva rinsaldato un grande rapporto negli anni, confermandosi come “il giornalista degli ultimi”.
Sin qui, ancora una volta, la cronaca, abbastanza fredda, se vogliamo. Poi ci sono i ricordi. Un fiume in piena per Nazza, per la sua famiglia in senso biologico e per le tante famiglie dove aveva vissuto, non ultima la nostra redazione di OglioPoNews.
Proprio dal fiume, e dalla golena, parte Davide Persico, ex sindaco di San Daniele, che Nazzareno stimava molto e col quale aveva condiviso alcune “avventure” in golena. “È stata una meraviglia conoscerti. È stato un piacere parlare del nostro Fiume. È stata pura poesia il tuo articolo su quella giornata, come pure sono state, per me, una boccata d’ossigeno le tue parole sulla stampa a riguardo del mio congedo, in un momento in cui mi ritrovai solo, nello sconforto, abbandonato da tutti quanti, anche dai troppi presunti amici. Non sono mai stato così grato ad una persona come a te nell’istante in cui, guardando mia moglie commuoversi leggendo le tue parole, comparve sul suo viso una smorfia di approvazione a causa delle parole strozzate in gola. Era un grazie di cuore anche da parte sua. Sei libero Nazza. Libero di volare in qualche luogo, fosse anche un aldilà nel centro del quale, ne sono certo, scorre un Fiume.
Seppur infranto, il mio cuore è grazie a te ricolmo di ricordi, di insegnamenti e di bellezza. Te ne sono grato per la vita. Sono certo che ci rincontreremo un giorno. Ci rincontreremo, sorridendo, su di una barca nel punto dove finisce il Fiume perché inizia il Mare. E continueremo a parlare”.
Col sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni i confronti erano spesso schietti. Il primo cittadino lo ricorda con un excursus che va oltre la figura di Nazzareno come giornalista. “Nazza non era un cronista o un semplice giornalista redattore, forse, mi permetto di dire, era più un editorialista, ma non era inquadrabile nel mondo della carta stampata, che gli stava stretta, l’online gli ha certamente permesso di esprimersi molto più liberamente. Era un cantore di storie, uno scrittore, un romanziere. Uno che sapeva come usare le parole, col suo linguaggio forbito. E sapeva anche scattare ottime foto con tempismo perfetto.
Nazza l’ho conosciuto all’oratorio, al grest estivo, educatore e un po’ fratello maggiore dei ragazzini che lo frequentavano. Poi l’ho ritrovato giornalista della “Voce di Cremona”, intanto che muovevo i primi passi in politica. Penso però che l’esperienza più vera e intensa sia stata con Sportfoglio, al quale ho avuto anche io l’onore di collaborare scrivendo di pallavolo e tennis per un paio d’anni. A Sportfoglio, Nazza era il punto di riferimento, la vera redazione alla quale affidavi il tuo pezzo, l’esperto a capo di un gruppo di giovani motivati e appassionatissimi (Giovanni Gardani e Simone Arrighi su tutti) che hanno cambiato il modo di raccontare lo sport sul nostro territorio. Purtroppo il mondo della vita non è sempre giusto. Lascia un tremendo vuoto in tutti noi. Alla moglie Cristina, ai genitori, al fratello e a tutti i parenti, le mie più sentite condoglianze”.
“Ciao amico mio – scrive Valentina Sita, che con Nazza aveva condiviso tanti viaggi ad Amatrice per un progetto che lo stesso Condina aveva ideato per aiutare le popolazioni colpite dal sisma del Centro Italia -. Non trovo parole per descrivere questo dolore immenso. Voglio ricordarti così: i nostri viaggi ad Amatrice tra risate, mangiate, lavoro ma tanta soddisfazione: Dovevamo tornare là ad Amatrice dalla nostra Nunzia e company….ma la vita come sempre distrugge i piani. Grazie per tutto quello che hai fatto”.
C’è chi, come Stefano Superchi, la longa manus dietro uno dei blog che spesso fornisce storie anche per OglioPoNews, non trova le parole e si affida ad alcune foto. “Le foto di una Casalmaggiore nei suoi angoli dimenticati, dove Nazza sapeva trovare storie di gente non allineata, per raccontarle”.
Raffaella Storti, che ha coordinato il lavoro di Sportfoglio del quale Nazzareno era direttore, lo ricorda con uno squarcio di vita redazionale. “Quanti anni passati insieme nella redazione di Sportfoglio. Io maniaca della programmazione, tu il giornalista dell’ultimo momento. Quante inutili discussioni che si chiudevano con: “Non preoccuparti che il giornale uscirà”. Hai collaborato fino alla fine con il grande supporto del tuo amico Giovanni Gardani e quando ci siamo visti alla festa dell’Avis mi hai salutata dicendo: “Dobbiamo trovarci per parlare della ripresa di Sportfoglio a settembre”. A fine settembre il giornale uscirà e tu sarai presente, purtroppo solo nella pagina dei ricordi”.
Anche il Volley Offanengo, per il quale lavora il fratello di Nazza, Stefano, non ha fatto mancare un messaggio di cordoglio. “Il Volley Offanengo piange la scomparsa di Nazzareno Condina, giornalista casalasco e fratello del nostro direttore generale Stefano. “Penna” intelligente, colta e sempre sul pezzo, Nazzareno (classe 1970) era anche un grande amico della nostra società, condividendone dall’esterno le emozioni, la crescita e anche guardando con dna professionale la comunicazione delle varie notizie che riguardavano il nostro sodalizio. Punto di riferimento fondamentale per la testata Oglio Po News (per la quale ha lavorato fino all’ultimo), ha raccontato la sua malattia portando avanti un progetto come “Andom” dando speranza ad altri malati”.
E ancora Paolo Panni, l’Eremita del Po. “Ha cantato la sua e la nostra terra con lo stile di chi prova passione per quello che fa ed ha sempre saputo vivere le relazioni con gli altri col garbo, la gentilezza, la sensibilità e l’attenzione di chi ha uno spirito realmente nobile. Tutti noi siamo di passaggio e di noi resta ciò che realizziamo. Di Nazza gli straordinari esempi di altruismo e generosità di cui si è fatto promotore, sempre con i fatti. Lo abbiamo visto correre ad Amatrice, fra le popolazioni terremotate, per portare loro aiuti, conforto, un sorriso, una pacca sulle spalle; lo abbiamo visto fare altrettanto nei confronti delle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione del 2023, presente in prima linea anche quando le forze lo stavano limitando”.
Laura Passerini, la mamma di Francesca Cerati, vittima di un incidente stradale che seguimmo, in redazione, con un groppo in gola, non dimentica Nazza. “Grazie per tutto l’amore che hai dato ha chi ti ha incrociato sulla strada della vita. Ti ho conosciuto quando la morte mi ha derubata, strappandomi una parte di me. Quante volte hai accolto, ascoltato, raccontato, abbracciato, condiviso la mia disperazione, in silenzio, in punta di piedi. Un amico è questo e questo rimarrai per sempre nel mio cuore”.
Il consiglio della Pro Loco di Casalmaggiore, all’interno del quale Nazzareno aveva tanti amici al di fuori dell’ambito professionale e del rapporto lavorativo, scrive. “BUON VIAGGIO NAZZA! Tutto il consiglio Pro Loco della TUA Casalmaggiore”. E non manca il simbolo del lutto nemmeno sulla pagina della Croce Rossa di Casalmaggiore, che aveva premiato Nazzareno quando già la malattia faceva capolino. Anche Pagaiando, magazine dedicato al kayak che Nazzareno contribuiva a realizzare, ricorda Condina con un messaggio di Arcangelo Pirovano, un totem in questo campo e grande amico di Nazza, che veniva spesso a trovare in redazione e col quale si incontrava poi negli eventi organizzati a Casalmaggiore. “Ti sono grato per tutto il tempo che mi hai dedicato e dell’affetto e dell’amicizia di cui mi hai onorato. ANDOM SEMPAR”.
Anna Stella Vicini spende un ricordo che evidenzia un’altra grande battaglia di Condina, quella per riaprire il Punto Nascite. “Non dimenticherò mai la battaglia che hai fatto per me in primis come persona e come Ostetrica e per tutta la nostra comunità, riguardo la chiusura del reparto maternità. Non dimenticherò mai gli articoli con le parole meravigliose che mi hai dedicato quando ho deciso di abbandonare il mio ex reparto e il mio paese, in attesa della pensione, per recarmi a Rimini a cercare di nuovo la felicità. Nazzareno non ci siamo mai conosciuti di persona ma ti ho sentito sempre presente e continuerò a sentirti al mio fianco nelle battaglie che la vita mi porterà a combattere. Spero di rimanere sempre la combattente che hai riconosciuto in me”.
Ci sono messaggi che continuano ad arrivare, per forza di cose ne scegliamo alcuni, senza voler fare torto ad altri. Anche perché in questo momento, nel mare di affetto che sommerge la famiglia di Nazza e in parte la nostra, ci sono anche affluenti che magari non partono, perché non sempre le parole sgorgano. Tanti modi, tanti ricordi, per ricordare una figura unica nel suo genere.
Giovanni Gardani