Centri per l'impiego, Piloni:
"Gestione regionale inefficiente"
“Sul malfunzionamento dei sistemi informatici dei Centri per l’Impiego (CPI) la risposta tecnica fornita dalla giunta regionale non risolve purtroppo il problema di fondo”: non è per nulla soddisfatto il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, dopo aver letto la risposta all’interrogazione da lui presentata il mese scorso all’assessore all’Istruzione formazione lavoro, proprio per conoscere azioni e tempistiche previste per risolvere le numerose criticità rilevate nel SIUL, il sistema informatico integrato per l’accesso ai servizi delle politiche del lavoro, in dotazione ai CPI lombardi.
“Il sistema – spiega Piloni – ha infatti presentato gravi inefficienze per diverse settimane e non solo per i tre giorni indicati dalla giunta, causando significativi disagi agli utenti: numerosi appuntamenti sono stati interrotti o posticipati più volte a causa dell’impossibilità di proseguire il servizio. Inoltre, i tavoli periodici citati dalla giunta esistono sì, ma svolgono un ruolo di coordinamento sotto l’egida della Regione e non rappresentano luoghi di confronto sindacale o politico con le rappresentanze dei lavoratori, né tanto meno con le Province che operano come governi autonomi”.
“La Lombardia – obietta il consigliere dem – è l’unica regione in Italia ad aver delegato la gestione dei CPI alle Province, mantenendo però un controllo rigido. I lavoratori, dipendenti delle Province, sono costretti a seguire le direttive regionali, ma ricevono una retribuzione inferiore rispetto ai loro colleghi regionali, soprattutto per quanto riguarda la componente accessoria legata alla produttività”.
“In sostanza, la Regione Lombardia scarica la responsabilità sulla debolezza politico-istituzionale delle Province e non investe per migliorare il sistema e garantire condizioni eque per tutti i lavoratori coinvolti” conclude Piloni.