Caso Sarcone, il conducente
indagato: "Pensavo di averlo ucciso"
Effettuata l'autopsia sul corpo di Paolo Sarcone
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E’ stata effettuata oggi, dopo il conferimento incarico, l’autopsia sul corpo di Paolo Sarcone, il 42enne residente a Cremona morto nella notte tra venerdì e sabato sulla Castelleonese, all’altezza di San Predengo, all’incrocio con la strada che porta al Golf Club. A svolgere l’esame autoptico, il medico legale Silvia Visonà e la tossicologa Claudia Vignali, gli esperti dell’Università di Pavia nominati dal pm Davide Rocco.
Presenti anche i legali Alessandro Vezzoni che assiste Lucia, la sorella di Paolo, la collega Alessia Vismara, che insieme all’avvocato Santo Maugeri assiste i genitori Raffaele e Livia e l’avvocato Andrea Carassai, legale di fiducia dell’automobilista di 41 anni nei confronti del quale, come atto dovuto, è stato aperto un fascicolo per omicidio stradale.
Con la sua auto, l’uomo ha investito Sarcone, che era già a terra dopo la caduta dallo scooter. “Pensavo di averlo ucciso”, aveva detto il conducente, sotto shock. L’avvocato Carassai ha messo in campo il medico legale Franco Gianzini. Gli altri legali che hanno anticipato la nomina, si sono riservati di nominare a loro volta i propri consulenti di parte.
Gli esperti della procura, in base ai quesiti assegnati, dovranno accertare cause, tempi e modalità della morte del 42enne, e in particolare dovranno accertare, qualora possibile, se il decesso sia da ricondursi all’investimento dello stesso da parte del veicolo sopraggiunto in direzione di marcia opposta o se il decesso fosse già intervenuto prima di tale impatto. Si dovrà inoltre stabilire quali siano state le lesioni sofferte dalla vittima in seguito all’incidente e le possibili dinamiche compatibili con le stesse, anche con riferimento ad un evento di “sormontamento”.
I risultati dovranno essere depositati tra 60 giorni.
Sara Pizzorni