Morte di Paolo Sarcone, aperto
fascicolo per omicidio stradale
La famiglia vuole risposte. Domani il conferimento incarico per l'autopsia
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Sul decesso di Paolo Sarcone, il 42enne residente a Cremona morto nella notte tra venerdì e sabato sulla Castelleonese, all’altezza di San Predengo, all’incrocio con la strada che porta al Golf Club, la procura, nella persona del pm Davide Rocco, ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio stradale nei confronti dell’automobilista di 41 anni alla guida dell’auto che ha investito il 42enne quando era già steso sull’asfalto. Un atto dovuto per permettere alle parti di partecipare all’esame autoptico.
Un esame fortemente voluto dalla famiglia di Paolo, che vuole sapere com’è morto il loro caro. I genitori del 42enne, Raffaele e Livia, si sono rivolti agli avvocati Santo Maugeri e Alessia Vismara, mentre la sorella Lucia al legale Alessandro Vezzoni. “I familiari”, ha detto l’avvocato Maugeri, “sono desiderosi di conoscere la verità. Hanno perso un figlio e un fratello, e queste sono richieste più che legittime”.
Domani mattina alle 9,30 negli uffici della procura sarà conferito l’incarico al medico legale Silvia Visonà e alla tossicologa Claudia Vignali. I legali della famiglia nomineranno a loro volta i propri esperti.
Quella tragica notte, Paolo, in sella al suo scooter, stava rientrando a casa dopo aver trascorso la serata al locale Paradise di Costa Sant’Abramo, quando improvvisamente è finito fuori strada,. Il corpo è rimasto sull’asfalto, mentre il suo scooter è volato via per un centinaio di metri, finendo nella scarpata. Cosa è successo?. Il 42enne, che indossava regolarmente il casco, ha accusato un malore, è caduto accidentalmente, forse a causa dell’asfalto dissestato, o ha perso il controllo a causa di un ostacolo che gli si è improvvisamente parato davanti?.
Da subito è stato escluso il coinvolgimento di un’auto pirata. Certo è che il 42enne è stato investito dall’automobilista di 41 anni che viaggiava nella direzione opposta. Il conducente non si è accorto della presenza del corpo sull’asfalto. Non si muoveva ed era buio. Non l’ha visto. Quando i medici del 118 hanno prestato i primi soccorsi alla vittima hanno notato che non c’era neppure una goccia di sangue.
I mezzi sono stati posti sotto sequestro. Solo l’autopsia, dunque, potrà spiegare cosa è successo. La morte di Paolo Sarcone, originario della provincia di Foggia, un lavoro come capoturno all’acciaieria Arvedi, ha lasciato nel dolore e nell’incredulità la famiglia e i tanti amici e colleghi che piangono la sua scomparsa.
Sara Pizzorni