Paolo Sarcone: il dolore degli
amici e il mistero sull'incidente
Leggi anche:
Incredulità, rabbia, dolore… le emozioni si accavallano, rapide e impetuose, nello sgomento di una comunità, quella cremonese, che piange la scomparsa di Paolo “Paolino” Sarcone, morto nel tragico incidente che lo ha visto protagonista venerdì notte. Una comunità che, a due giorni di distanza, è ammutolita da una vicenda tanto assurda quanto inspiegabile. Quell’incidente dai contorni ancora avvolti nel mistero, l’ennesima vita stroncata dalla strada. Per riuscire a comprendere meglio quanto accaduto, lunedì verrà disposta l’autopsia sul corpo di Paolo.
Lo schianto si è verificato poco prima dell’una. Il 42enne aveva trascorso la serata al Paradise, locale di Costa Sant’Abramo dove si trovava spesso con gli amici di sempre. Li aveva salutati poco prima, al termine del concerto, poi era salito sul suo scooter, ed era partito: in quel momento nessuno di loro sapeva che non l’avrebbe più rivisto. La sua vita si è fermata pochi minuti dopo, sull’asfalto della Paullese.
All’arrivo dei soccorritori, il suo corpo giaceva inerme, sulla corsia di marcia opposta a quella da cui proveniva. La moto, un centinaio di metri più avanti, nel fosso. Una scarpa abbandonata lungo il ciglio della strada.
Una caduta accidentale, dopo aver perso il controllo del mezzo, è l’ipotesi per ora più accreditata da parte degli agenti della Polizia Stradale, che sono intervenuti sul posto per i rilievi del caso, e che hanno lavorato per la ricostruzione della dinamica.
Un lavoro, peraltro, molto complesso, visto che dell’incidente non vi è alcun testimone. Unica certezza, quanto avvenuto poco dopo: un’auto che sopraggiungeva da Cremona ha urtato il corpo, abbandonato sull’asfalto. Nel buio della notte, il conducente lo ha visto solo all’ultimo momento, troppo tardi per sterzare. A quel punto, Paolo era già morto? Secondo i medici intervenuti sul posto, probabilmente sì, in quanto non vi è stato sanguinamento in seguito all’investimento. Ma solo l’autopsia potrà dare delle risposte, così come aiutare gli investigatori a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente, e ad escludere definitivamente l’eventuale azione di un’auto pirata.
Laura Bosio