Piscina, Portesani attacca: "Manca
bagnino nella vasca dei bambini"
Nuove polemiche sulla piscina comunale di Cremona, che si appresta ormai alla chiusura della vasca scoperta, al termine della stagione estiva. A puntare il dito è Alessandro Portesani, capogruppo della lista civica Novità a Cremona, in consiglio comunale.
“La giunta ombra di Novità a Cremona continua a ricevere segnalazioni da parte di singoli cittadini e di società sportive di situazioni anche di estrema gravità” attacca il consigliere. “Esempio? La non presenza continua di un bagnino addetto alla piscina dei più piccoli. Credo che, dopo i fatti di cronaca di questa estate, questa carenza sia davvero imperdonabile. Di questo chiediamo conto all’assessore Luca Zanacchi, che ha la delega sui disastrati impianti sportivi comunali”.
Per Portesani, “la presenza di un addetto alla sicurezza non è un optional. E’ prevista dalle norme che regolano l’attività negli impianti sportivi natatori. Si rischia che un bambino possa non essere soccorso in un momento di difficoltà nell’acqua con risultati funesti”.
Non è tutto: “”Abbiamo ricevuto lamentele continue anche per le condizioni dell’acqua che molte volte risulta essere assai sporca” spiega ancora il consigliere. “Anche dal punto di vista economico ci sono delle criticità. Ci risulta che l’ingresso alla piscina per i bambini sia ora stato fissato a euro 6.50 perché sarebbe compreso anche l’utilizzo del parco. In passato ci risulta che fosse di 4.50 sia per la stagione invernale, sia per quella estiva. Far cassa sui bambini, non ci sembra una grande idea per un comune che vuole incentivare la pratica sportiva. Abbiamo saputo che sono stati chiesti ridotti. Dopo un silenzio assordante, sono arrivate delle scuse assurde per non staccare i biglietti ridotti” prosegue Portesani.
“Chiediamo all’assessore Zanacchi di intervenire immediatamente soprattutto sul tema della presenza dei bagnini. Non solo. Vogliamo sapere da lui se finalmente riuscirà, in tempi non biblici, a mettere a disposizione delle società sportive del territorio le ore di vasca necessarie per coprire il loro fabbisogno. E soprattutto a quali tariffe. Il mondo dello sport chiede risposte”, conclude.