Cronaca

Bancarotta fraudolenta: patteggia
22 mesi l'imprenditore Maranghi

Quattro anni fa i soci del teatro Ponchielli hanno scelto l'imprenditore milanese come consigliere nel Cda

Piero Maranghi

Piero Maranghi, classe ’69, imprenditore, editore, regista ed intellettuale milanese, ha patteggiato una pena di 22 mesi davanti al tribunale di Milano con l’accusa di bancarotta fraudolenta legata anche al fallimento della società per la vendita di gadget con il marchio alla Scala. Maranghi avrebbe trovato un accordo con la procura per una vicenda che riguarda un pesante passivo col fisco delle sue società.

Figlio del banchiere Vincenzo Maranghi, l’erede di Enrico Cuccia in Mediobanca, e pronipote del famoso architetto Portaluppi, Maranghi si occupa della Fondazione che porta il nome del celebre bisnonno e della libreria degli Atellani, ma è un nome noto anche a Cremona. Quattro anni fa i soci del teatro Ponchielli lo avevano scelto come consigliere nel Cda in sostituzione di Andrea Rurale.

La “Gestione Teatro Srl” con cui Maranghi gestiva il bookshop della Scala di Milano era fallita nel 2020 con un passivo di 830 mila euro.

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