Cronaca

Vigilia grigiorossa, Stroppa:
"Cerchiamo di essere protagonisti"

La tensione è quella giusta per chi sa di iniziare la stagione coi riflettori puntati addosso. La pretattica anche: mister Stroppa non svela numeri e nomi in vista dell’esordio in campionato, ma ribadisce l’obiettivo con cui la Cremonese andrà a Cosenza e affronterà questa lunga Serie B.

Considerando l’obiettivo stagionale, ci si aspetta un buon inizio di campionato…
“Le aspettative sono quelle della scorsa stagione. Addirittura, da quanto leggo, la Cremonese non deve nemmeno partecipare al campionato perché l’ha già vinto, ed è assurdo. Cercheremo di interpretare un ruolo da protagonisti e credo che per noi sarà ancora più difficile della scorsa stagione, perché dobbiamo assolutamente migliorare quanto di straordinario fatto l’anno scorso e per farlo bisogna superarsi a livello tecnico e mentale. Insieme a noi ci sono 7,8, 10 squadre fortissime come noi, più altre che possono essere outsider. Per partire con il piede giusto dovremo essere bravi in tutte le fasi contro una squadra forte, aggressiva e in salute, come il Cosenza visto contro il Torino. Bisogna affrontarla col piglio giusto”.

Il Cosenza sta vivendo alcune difficoltà extra campo, mentre a livello di si è rinnovato rispetto alla scorsa stagione…
“A me non sembra una squadra con problemi in campo, ciò che succede al di fuori non lo prendo in considerazione. Sono in salute, hanno giocatori che possono mettere in difficoltà: per questo serve la cattiveria giusta e conoscere le insidie di qualsiasi avversario. L’anno scorso ci ha insegnato che si può perdere con tutti, bisogna sempre mettere in campo una mentalità straordinaria nel fare le cose”.

Come sta la Cremonese e come arriva a questo esordio? Bonazzoli può giocare dal 1′?
“Arriviamo molto bene, al di là delle gambe pesanti viste sabato scorso contro il Bari. Questa settimana abbiamo cominciato a riposare il giusto, con un allenamento al giorno, e abbiamo smaltito i carichi. Saremo più brillanti della settimana scorsa, i nuovi stanno bene e Bonazzoli sta incrementando il lavoro con la squadra. Sono tutti disponibili tranne Buonaiuto, acciaccato, e Vazquez squalificato”.

Ha già scelto come schierare la formazione?
“Giocheremo in dieci in fase difensiva e in undici in fase offensiva”.

La vittoria del Brescia nell’anticipo del campionato dimostra che le etichette di inizio stagione vanno confermate anche in campo…
“Ripeto che è difficile giocare con tutti. Quando si inizia un campionato si apre un nuovo percorso: il Brescia, per esempio, è una squadra fortissima che l’anno scorso dall’arrivo di Maran ha fatto qualcosa di devastante, valorizzando tanti giocatori. Brescia e Palermo sono sullo stesso piano della Cremonese, in questo senso sono gli episodi a fare la differenza. Non dobbiamo sorprenderci del risultato, fa parte del calcio”.

Cosa bisognerà ripetere della sfida al Bari?
“Avvicinandoci alle partite ufficiali entriamo nelle settimane tipo e possiamo avere più brillantezza. Con il Bari potevamo far girare meglio la palla, il resto è stato condizionato dal campo e dalle gambe e spero di poter migliorare già a partire da domani. Sarà importante avere qualità davanti, nelle giocate, nei duelli e nel concretizzare le occasioni create”.

A che livello è arrivato con la ricerca della “zolla giusta”, di cui parlava ad inizio ritiro?
“Inizialmente abbiamo provato qualcosa di diverso per necessità, ma con consapevolezza. Le cose che abbiamo fatto fino alla scorsa stagione dimostrano che i numeri della Cremonese non sono confrontabili con nessun’altra squadra del campionato, sia in fase offensiva che difensiva. Vogliamo mettere i giocatori nel posto giusto per esaltare le loro qualità”.

La sua Cremonese fa tanto possesso palla, a volte forse troppo sterile. Come si può essere più verticali? “È l’avversario che ci fa fare certe scelte, bisogna essere bravi a muoverlo e tagliarlo fuori. La squadra mi sembra verticale: l’occasione di De Luca contro il Bari, su lancio di Fulignati e assist di Barbieri è verticale. Se poi dovessimo tenere palla per 95 minuti saranno gli altri a dover rincorrere”.

Che impressione le hanno fatto Vandeputte e Barbieri?
“Secondo me possono darci una mano. Barbieri ha qualità importanti e deve imparare a giocare insieme a noi come Vandeputte, che avendo fatto il ritiro con il gruppo ha le gambe pesanti”.

Mancano 13 giorni alla chiusura del mercato. Ha parlato con la società?
“Rispetto al mercato risponderà il direttore Giacchetta, io dico solo che per il momento sono soddisfatto. La squadra è competitiva e può diventarlo ancora di più, non per forza attraverso ulteriori operazioni”.

Che responsabilità sente nei confronti di società e tifosi? Come giudica i grandi numeri della campagna abbonamenti?
“Mi piacerebbe che i tifosi fossero sempre di più. Ripeto di sentirmi molto dentro al progetto, alla città e ai tifosi, dopo Venezia ho ricevuto riconoscimenti da parte di chi è venuto ed è stato bellissimo. Le responsabilità sono sicuramente maggiori, voglio dare il massimo e fare l’impossibile per portare gioia a questa piazza”.

Potremmo vedere due punte di ruolo in campo?
“Noi giochiamo sempre con due punte di ruolo. Se poi guardiamo chi tira in porta e quante volte lo fa, tutti possono diventare delle punte, anche i quinti e le mezzali”.

Crede che qualche giocatore importante potrebbe essere ceduto?
“Tutti i giocatori sono importanti. Queste domande sono da fare al direttore, il mercato è imprevedibile e non si sa cosa potrebbe succedere domani. Devo pensare solo al campo: sarà un concetto banale, ma non conosco altre dinamiche”.

Dormirà tranquillo in questa “notte prima degli esami”?
“Io dormo sempre, ma chiaramente c’è curiosità per questo inizio. Poi strada facendo spero di rasserenarmi un pochino di più”.

Quanto conta avere un’ossatura che garantisca continuità rispetto alla scorsa stagione?
“È il motivo per cui continuare a lavorare qui. Mi basta guardare i ragazzi negli occhi per vederli giocare a memoria, e questa capacità rappresenta senza dubbio un vantaggio. In più agevola il nostro percorso di apprendimento e ci dà la possibilità di far entrare più velocemente chi arriva da fuori”.

Quanto sarà importante iniziare bene prima del doppio confronto in casa?
“Chi ben comincia è a metà dell’opera, ma in ogni caso c’è un campionato davanti. Abbiamo la serenità di aver fatto una preparazione importante, senza infortuni gravi e potendo dare continuità al lavoro fisico”.

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