Cronaca

"Notti tropicali", Cremona da bollino
rosso tra i capoluoghi italiani

Cremona è tra i capoluoghi di provincia dove il numero di “notti tropicali”, quelle cioè in cui la temperatura non scende sotto i 20 gradi, è sopra la media italiana. Una realtà nota ai cremonesi per esperienza diretta, ma che ora viene sancita nero su bianco e numeri alla mano da Openpolis, che ha elaborato i dati Istat del 2022. Ebbene, a Cremona si sono registrate 84 “notte tropicali”, contro una media nazionale di 58. Una situazione condivisa da Cremona con altre – ma non tutte -le  città della Pianura Padana: Mantova ne ha contate 81, ma la vicina Piacenza 69 e Pavia 57. A Brescia sono state 70 le notti con temperature elevate, a Milano addirittura 101 e a Monza 79, mentre la vicina Lodi è al di sotto della media nazionale, con “solo” 44 notti da bollino rosso.

Numeri elevati, ma comunque inferiori a quelli del sud Italia, dove la città di Messina nel 2022 ha avuto il record di città più calda d’Italia nelle ore notturne: 122 le notti con temperature oltre i 20 gradi. Seguono Reggio Calabria, Agrigento (entrambe a 121) e Palermo (119). Minori notti tropicali, al contrario, ad Avellino (4), Aosta (2) e Rieti (1), con Belluno e Isernia che invece si sono rivelate isole felici sotto questo aspetto.

Proprio in considerazione delle elevate temperature in questo periodo, la Regione ha avviato, insieme ai datori di lavoro e ai sindacati, due ‘Piani Mirati di Prevenzione’ (PMP) specifici per i settori dell’agricoltura e dell’edilizia. Documenti approvati a maggio e giugno scorsi che forniscono indicazioni dettagliate sui corretti comportamenti da adottare per la gestione delle attività lavorative in condizioni di stress da calore.
Grazie al sistema di registrazione dei certificati medici di infortuni sul lavoro, sono stati monitorati i casi di sincope da calore durante i mesi di luglio e agosto 2024. Su un totale di circa 7.200 certificati, sono stati identificati tre casi specifici di sincopi da calore.

La Regione ha inoltre fornito indicazioni precise ai medici di famiglia e ai servizi di assistenza per garantire una sorveglianza dedicata ai pazienti più fragili. Le misure includono indicazioni per dimissioni protette e linee guida specifiche per i Pronto Soccorso, assicurando un supporto adeguato durante i periodi di caldo estremo.
Per quanto riguarda gli interventi del 118 gestiti dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, attualmente le attività sono maggiori rispetto allo stesso periodo del 2023, ma comunque inferiori al 2022. Nella prima settimana di agosto 2024, il numero di chiamate al 118 è cresciuto rispetto al 2023, con una media giornaliera di 3.333 richieste contro 2.978. Non è però possibile attribuire questo incremento solo alle alte temperature, poiché influiscono altri fattori, come l’aumento dei flussi turistici. gbiagi

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