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Università Cattolica
A Cremona 42 nuovi dottori

Sono 42 i nuovi laureati della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, nell’ultima sessione di laurea che è svolta all’Università Cattolica, nel campus di Cremona. Nel corso di laurea triennale in Economia Aziendale hanno terminato il curriculum 25 studenti, di cui 17 residenti in provincia di Cremona.

Tra questi ultimi, Valentina Belloni di Bonemerse, con la tesi “Laboratorio di Determinismo e imprevedibilità: analisi della complessità”; Lorenzo Borsatti di Cremona, con la tesi “Investimenti tecnologici ed innovazione di processo nei più significativi settori industriali del Cremonese”; Enrico Caravaggio di Ricengo con la tesi “Ottimizzazione Economica: l’impatto dell’Intelligenza Artificiale nella Gestione e Automazione dei Magazzini Aziendali”; Martina Edallo di Crema con la tesi “Il fenomeno del greenwashing in team di emissione di Green Bond”; Svevo Beniamino Cotticelli di Cremona con la tesi “Laboratorio di ricerche di mercato”; Martina Edallo di Crema con la tesi “Il fenomeno del greenwashing in team di emissione di Green Bond”; Claudia Facchi di Offanengo con la tesi “Il fenomeno dei crypto-assets: l’evoluzione del mercato e l’introduzione delle digital currencies all’interno del contesto europeo”; Lorenzo Ferrari di Cremona con la tesi “Laboratorio di Intermediari finanziari e sostenibilità”; Riccardo Locatelli di Crema con la tesi “Laboratorio di Auditing e Compliance”; Matteo Galetti di Cremona con la tesi “Le strategie d’internazionalizzazione nel settore sportswear: Nike versus Adidas”; Gabriele Lorenzi di Calvatone con la tesi “Laboratorio di ricerche di mercato”; Elisa Marzano di Casaletto Vaprio con la tesi “Laboratorio di Data visualization”; Luca Mazzini di Casalbuttano con la tesi “Laboratorio di Auditing e compliance”; Federica Mencaraglia di Gadesco-Pieve Delmona con la tesi “Laboratorio di Data visualization”; Viviana Pantani di Soresina con la tesi “Il sistema cremonese: struttura economica e prospettive di sviluppo”; Gaia Raimondi di Gabbioneta-Binanuova con la tesi: “Laboratorio di Data Visualization”; Elena Sali di Cremona con la tesi “Laboratorio di: Il Mediterraneo come risorsa per l’Italia”; Jacopo Francesco Zirilli di Grumello Cremonese con la tesi “Laboratorio di Intermediari finanziari e sostenibilità”.

Nella stessa sessione si sono laureati in Economia aziendale anche Silvia Bettinelli di Rivarolo Mantovano con la tesi “Le Banche di Credito Cooperativo: il caso “Banca Centropadana”; Aurora Carrozzino di Nus (AO) con la tesi “Il nuovo OIC 34 e il confronto con l’IFRS 15”; Alessandro Gandolfini di Piacenza con la tesi “Il controllo di gestione nel mondo del calcio: lo scenario delle plusvalenze”; Alberto Giorgi di Gonzaga con la tesi “Laboratorio di Intermediari finanziari e sostenibilità”; Angela Martorano di Senise con la tesi “I nuovi standard internazionali sostenibili: IFRS S1 e IFRS S2”; Azzurra Romaioli di Offlaga con la tesi “Asset Liability Management: l’immunizzazione di portafoglio come strategia di gestione del rischio”; Francesca Stigliano di Nova Siri con la tesi “Laboratorio di network analysis”; Edoardo Triestino di Bassano Bresciano con la tesi “Laboratorio di Intermediari finanziari e sostenibilità”.

«Le tesi con cui i nostri studenti hanno conseguito il titolo di dottoressa e dottore in Economia aziendale hanno abbracciato una grande varietà di temi e di ambiti disciplinari» ha detto Daniele Cerrato, coordinatore del corso di laurea triennale in Economia Aziendale. «I loro lavori finali fanno emergere due cose. La prima è binomio locale-globale: accanto a tesi centrate su ambiti di ricerca ed imprese di rilievo nazionale ed internazionale, ve ne sono altre che studiano fenomeni, filiere e casi aziendali del territorio cremonese. Il secondo elemento interessante è che questi lavori testimoniano l’innovazione nelle metodologie didattico-formative che il nostro corso di laurea ha introdotto negli anni. Insieme al tradizionale approfondimento di un tema di ricerca, ci sono relazioni di stage, basate su progetti svolti dagli studenti durante il loro tirocinio in azienda, e altre attività come i laboratori di data visualization, coordinati dai docenti di statistica, volti a rafforzare le competenze di analisi dei dati».

Nella sessione dedicata alla laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale, invece, hanno terminato il curriculum 17 studenti, di cui sei residenti in provincia di Cremona.

Tra questi ultimi, Alessandro Feraboli di Stagno Lombardo con la tesi “L’IPO come strumento di finanziamento e crescita: analisi del caso Ferrari SPA”; Sara Ferrari di Pozzaglio ed Uniti con la tesi “La musica generata dall’intelligenza artificiale può essere creativa? Uno Studio Esplorativo”; Samuele Marchini di Persico Dosimo con la tesi “Le differenze tra generazioni nell’utilizzo dei social media”; Marta Rovida di Agnadello con la tesi “Lo sviluppo dei social media nel contesto asiatico: il caso della Corea del Sud”; Matteo Troiano di Cremona con la tesi “Le principali tecnologie di innovazione per le aziende agricole: un progetto per Cascina Bredalunga”; Laura Rosaria Visconte di Robecco d’Oglio con la tesi “Integrazione dei criteri ESG negli istituti di credito italiani: alcune evidenze empiriche”.

Nella stessa sessione si sono laureati in Innovazione e imprenditorialità digitale anche Mattia Augliese di Parma con la tesi “L’impatto delle innovazioni digitali e della AI sul business del Collectible Card Game; Dalila Catanese di Rosolini con la tesi “La Natura fra Emozioni Reali e Virtuali a supporto della Creatività: uno studio pilota”; Vincenzo Valerio Del Prete di Napoli con la tesi “Come l’intelligenza artificiale può rendere più sostenibile e resiliente il settore sanitario? Un’analisi empirica”; Denise Maria Pea di Verolavecchia con la tesi “La tutela della privacy dei minori”; Giorgia Saglione di La Spezia con la tesi “L’impatto della datification sulla comunicazione e il marketing delle imprese”; Davide Sesini di Orio Litta con la tesi “Le operazioni di Mergers and Acquisitions e l’impatto dell’Innovazione: l’analisi del caso Bending Spoons”; Luca Tedesco di Sacco con la tesi “L’impatto dell’AI nel Digital Marketing: la sfida del Deep fake”; Mariaelena Todaro di Napoli con la tesi “Intelligenza Artificiale e Settore Finanziario: il Caso dei Robo-Advisor letto alla luce dell’accettazione tecnologica e dell’esperienza utente emotiva”; Camilla Venanzi di Roma con la tesi “La Profilazione Utente: disciplina ed Evoluzione nell’In-Consapevolezza dell’Era Digitale”; Simone Zucchi di Orio Litta con la tesi “Strategie di innovazione organizzativa: analisi del modello di Open Innovation di Unilever; Federico Quarta di Novoli con la tesi “Strategie di investimento nel venture capital e implicazioni per gli investitori: analisi di un caso”.

«I ragazzi che si sono laureati oggi, provenienti da tutta Italia, hanno presentato e discusso le loro tesi dedicate alle molteplici facce dell’innovazione» ha spiegato Fabio Antoldi, coordinatore del corso di laurea magistrale in Innovazione e imprenditorialità digitale. «Hanno raccontato di intelligenza artificiale, di digitalizzazione, di “open innovation”, di tecnologie nei settori più disparati: dai giochi agli ospedali, dalla musica alla finanza, dall’educazione all’agricoltura. Con i loro interventi, ci hanno descritto un mondo che cambia sempre più velocemente e intensamente, ove la conoscenza e la consapevolezza di ciò che accade sono essenziali per governare il futuro a favore dell’uomo». «Le loro tesi di laurea – chiosa il professor Antoldi -, hanno dimostrato che abbiamo formato giovani attenti e curiosi, che vogliono essere protagonisti dell’innovazione, senza cadere ideologicamente in posizioni di tecno-fanatismo o di tecno-scetticismo». Non a caso sono talenti che, anche grazie anche al corso di laurea fatto, hanno già trovato tutti un impiego ancora prima di laurearsi. «Nonostante i contenuti molto tecnici dei loro elaborati, nei titoli delle loro tesi di laurea compaiono parole chiave molto interessanti» conclude Antoldi. «Impatto, emozione, resilienza, generare, esperienza, sfida, consapevolezza: sembrano scelte apposta per ricordarci che, anche ai tempi dell’intelligenza artificiale, alla fine quando si parla di futuro si deve necessariamente porre lo sguardo sulla nostra umanità».

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