Cronaca

Terrorizzata con falsi profili e
video. L'ex condannato per stalking

Due anni di reclusione. Questa la sentenza emessa oggi dal gup di Cremona nei confronti di un cittadino straniero che nel marzo scorso era finito in carcere per stalking nei confronti della sua ex e diffusione di materiale sessualmente esplicito. Per l’imputato, processato con il rito abbreviato, il pm Chiara Treballi aveva chiesto 3 anni e 4 mesi. Ora l’uomo, dopo cinque mesi di carcere, è libero, ma il giudice sospenderà la pena solo a condizione che l’uomo risarcisca la vittima, che nel procedimento era parte civile attraverso l’avvocato Michele Tolomini, con la somma di 25.000 euro entro 6 mesi. Se non lo farà, quando la condanna diventerà definitiva, dovrà scontare in carcere i due anni di pena inflitti in udienza preliminare. Oggi in udienza l’uomo ha rilasciato dichiarazioni spontanee, sostenendo, davanti alla vittima, di amarla ancora, che mai le ha fatto del male e che lei, grazie a lui, ha passato gli anni più belli.

L’avvocato Michele Tolomini

Negli ultimi anni, lo straniero, assistito dall’avvocato Veronica Panzera, aveva intrattenuto una relazione sentimentale con una giovane cremonese, fino a quando, l’anno scorso, lei aveva deciso di interrompere la loro frequentazione. Da quel momento l’ex compagno aveva iniziato a tempestarla con centinaia di messaggi e chiamate, presentandosi, in alcune occasioni, sotto casa sua con atteggiamento minaccioso, e una volta addirittura presentandosi nel luogo di villeggiatura dove la donna stava passando le vacanze con la famiglia.

Nonostante i continui tentativi di bloccare i contatti da ogni social e da ogni numero di telefono, lo stalker ha continuato a creare falsi profili e nuove utenze con cui insultava e denigrava sia l’ex che tutta la sua famiglia, arrivando a contattare anche la madre della donna, minacciandola che avrebbe assunto un investigatore privato per sapere dove si trovasse la figlia.

Negli ultimi mesi, inoltre, lo straniero aveva iniziato a divulgare sui social network anche video sessualmente espliciti e fotografie intime della cremonese, creando quotidianamente numerosi profili falsi ed inviando i video a parenti ed amici. Un vero e proprio incubo, per la vittima, terrorizzata e costretta a cambiare radicalmente le proprie abitudini di vita, temendo per l’incolumità propria e dei suoi cari, fino a cambiare il numero di telefono, non uscire di casa e cambiare anche luogo di domicilio.

Alla fine la donna ha deciso di sporgere querela e raccontare tutto agli investigatori della Mobile che hanno cominciato le indagini e le verifiche, restando sempre in contatto con la vittima per rassicurarla e tranquillizzarla.  Dopo giorni di ricerche in cui l’imputato aveva fatto credere tramite dei conoscenti di essersi trasferito negli Stati Uniti, la polizia di Cremona lo aveva rintracciato in un hotel nel centro cittadino bergamasco.

Sara Pizzorni

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...