Cronaca

Riduzione liste d'attesa: visite
ed esami potenziati, ecco quali

Regione Lombardia ha approvato il piano operativo per l’abbattimento delle liste di attesa. Disponibili, in totale 60,95 milioni di euro di cui 40,95 destinati agli erogatori pubblici e 20 milioni di euro a quelli privati accreditati. Le ATS (Agenzie di Tutela della Salute) si legge nella delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, dovranno predisporre manifestazioni di interesse rivolte agli erogatori privati accreditati presenti sul territorio, per l’acquisto di prestazioni aggiuntive finalizzate al recupero delle liste di attesa, da erogarsi entro il 31 dicembre 2024.

I volumi delle prestazioni ambulatoriali oggetto del PNGLA (Piano Nazionale di Governo delle Liste di Attesa) saranno monitorati costantemente per assicurare che le ATS rispettino gli accordi e gli obiettivi fissati. Per quanto riguarda le strutture pubbliche, sono in tutto 3.764.800 tra prime visite ed esami diagnostici le prestazioni già individuate che sui territori, Asst e Irccs, dovranno rendere disponibili per i pazienti. Le strutture private accreditate dovranno garantire entro dicembre 2024 in totale 4.328.000 prestazioni tra prime visite, TC/RM e altri esami diagnostici.

“Come avevo anticipato quando era stata approvata la delibera di stanziamento dei fondi – ha spiegato l’Assessore al Welfare Guido Bertolaso – con il piano operativo stabiliamo dettagliatamente il numero di prestazioni che devono essere rese disponibili dalle strutture sul territorio, con obiettivi precisi da raggiungere. Evidenzio che questo costante impegno di Regione Lombardia per garantire ai cittadini il maggior numero possibile di esami e visite è stato recentemente riconosciuto anche da Agenas: secondo i dati presentati durante un’audizione al Senato, la Lombardia risulta tra le Regioni più virtuose nel recupero del livello di prestazioni pre-pandemia, in particolare per quanto riguarda le prime visite”.
In Italia, secondo i dati Agenas, le prime visite erogate sono diminuite mediamente del 10%. La Lombardia, assieme alla provincia di Trento è l’unica regione italiana che le ha aumentate (2%).

ELENCO PRESTAZIONI DA EROGARE. Queste nel dettaglio le prestazioni che dovranno essere erogate (dal pubblico e dai privati accreditati) come prevede la delibera approvata dalla Giunta regionale:
Prime visite: cardiologica, chirurgica vascolare, dermatologica, medicina fisica e riabilitazione, endocrinologica/diabetologica, gastroenterologica, ginecologica, neurologica [neurochirurgica], oculistica, oncologica, orl, ortopedica, pneumologica, urologica/andrologica.

Diagnostica: Colonscopia con endoscopio flessibile, ecografica del capo e del collo, ecografica del cuore, ecografica mammella, Eco(color)doppler dei tronchi sovraaortici, eco(color) dopplergrafia cardiaca a riposo, eco(color) dopplergrafia cardiaca a riposo e dopo prova fisica o farmacologica, Eco(color)dopplergrafia degli arti superiori o inferiori o distrettuale, arteriosa o venosa, ecografia addome, ecografia ostetrico – ginecologica, elettrocardiogramma, elettrocardiogramma dinamico, elettromiografia semplice, esame audiometrico tonale, esofagogastroduodenoscopia, fotografia del fundus, mammografia, polipectomia endoscopica dell’ intestino crasso, Risonanza Magnetica Nucleare (RM), spirometria, test da sforzo, Tomografia Computerizzata (TC).

Di seguito, il numero di prestazioni che ciascuna struttura pubblica dell’Ats Val Padana dovrà garantire entro dicembre

I NUMERI
Settore pubblico – Sono in tutto 3.764.800 tra prime visite e diagnostica le prestazioni che le 8 Ats lombarde dovranno garantire. L’Ats Val Padana di cui fa parte Cremona e provincia, insieme a Mantova, con i nuovi finanziamenti dovrà garantire oltre 100mila prime visite, quasi 187mila servizi diagnostici, per un totale di 287mila prestazioni.

Settore privato. Sono oltre 345mila le prestazioni che il privato accreditato dovrà erogare entro dicembre nell’ambito dell’Ats Val Padana: 102mila prime visite, oltre 44mila Tac e risonanze, 198mila prestazioni diagnostiche di altro tipo.

 

 

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