Cronaca

Fanghi tossici, sì a tre abbreviati
Si discute il 30 settembre

E’ partito in modo lento, dopo numerosi rinvii, il procedimento che si celebra a Brescia sui presunti fanghi tossici legati all’azienda bresciana Wte, ma per settembre è già prevista la discussione. Ieri il gup Angela Corvi ha accolto la richiesta di rito abbreviato solo per tre dei 15 imputati, mentre è stata rigettata la richiesta di effettuare una consulenza tecnica. La Wte è l’azienda bresciana accusata di aver sparso anche su terreni agricoli della provincia di Cremona una quantità impressionante di fanghi da depurazione contaminati. Nel procedimento, parti civili sono la Provincia di Cremona, la Provincia di Brescia, il comitato Cittadini di Calcinato, il comitato referendario per l’acqua, i comuni di Calvisano, Lonato, Visano, e due residenti del comune di Calcinato.

Imputate, 15 persone fisiche, tra cui il titolare, insieme a collaboratori e contoterzisti, e 7 aziende, di cui 6 bresciane e una con sede legale a Castelvisconti.

Per la procura, “fulcro” dell’attività illecita sarebbe la Wte, che è in amministrazione giudiziaria dal 24 maggio del 2021, quando i carabinieri forestali sequestrarono i tre capannoni a Calcinato, Calvisano e Quinzano d’Oglio. Per gli imputati, le accuse vanno dal traffico illecito di rifiuti alla gestione di rifiuti non autorizzata, fino al getto pericoloso di cose.

Tra il 2018 e il 2019, 150mila tonnellate di fanghi tossici, senza essere depurati e igienizzati così da essere poi utilizzati come fertilizzanti, sarebbero state sparse su 3mila ettari di campi del Bresciano e del Nord Italia, cremonese compreso, in particolare nei comuni cremonesi di Formigara, Castelvisconti, Pieve D’Olmi, Pieve San Giacomo, Sospiro, Martignana di Po, Torricella de Pizzo, Castelleone, Gussola, Casalmorano, Piadena, Persico Dosimo, Derovere, Scandolara Ravara.

I fanghi che venivano sparsi sui campi degli inconsapevoli agricoltori erano, a detta di Arpa e del consulente della procura, veri e propri rifiuti. La requisitoria del pm è prevista per il prossimo 30 settembre, mentre in ottobre e novembre la parola passerà ai difensori. In gennaio, infine, si discuteranno i tre riti abbreviati.

Sara Pizzorni

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