Cronaca

Confcommercio: "Un quadro allarmante
e non una polemica dai toni surreali"

Non si è fatta attendere la replica alla risposta del sindaco Andrea Virgilio sulla polemica dei commercianti sulla concomitanza del Cremona Pride e l’inizio dei Saldi. “Nel corso degli ultimi dieci anni, il centro di Cremona ha perso il 30% dei propri negozi. Questa mattina, il Sole 24 Ore, pubblicando uno studio del Centro Studi delle Camere di Commercio, pone Cremona al 69° posto nella classifica delle 100 città italiane per l’accessibilità dei servizi, con riferimento al commercio di vicinato. Sono dati che descrivono un quadro allarmante che non può essere derubricato a polemica dai toni surreali. Da chi ha amministrato la città nel corso degli ultimi dieci anni ci aspettiamo proposte e soluzioni in merito a una situazione che denunciamo da tempo, a nome di centinaia di operatori del settore e delle loro famiglie. La chiusura del centro e l’eliminazione di parcheggi non sono mai un volano per il commercio locale: un centro più fruibile e un piano parcheggi adeguato alle esigenze dei consumatori sono solo due delle numerose proposte che abbiamo fatto e continueremo a fare” si legge in una nota stampa.

 

I commercianti poi proseguono scrivendo: “La manifestazione di sabato scorso si è tenuta in numerose città italiane che, a differenza di Cremona, hanno programmato lo svolgimento in date differenti. Milano, Roma, Napoli hanno avuto la lungimiranza di autorizzare lo svolgimento della manifestazione in giorni differenti dall’inizio dei saldi, per coniugare le esigenze di tutti in un clima di armonia e collaborazione. Ribadiamo che, in merito alla data scelta per la manifestazione, non ci è giunta nessuna comunicazione; sarebbe stata nostra cura, in un vero clima di collaborazione e confronto, sottoporre ai tavoli competenti le nostre perplessità inerenti agli aspetti logistici e di accesso al centro cittadino, dove hanno sede le attività commerciali che rappresentiamo. Il 30% in meno di negozi in centro e Cremona al 69° posto della classifica per accessibilità ai negozi di vicinato non sono certo da imputare a una legittima manifestazione per i diritti dei cittadini, ma alla mancanza di iniziative strategiche veramente efficaci per il rilancio della nostra città. Ben vengano le manifestazioni nel centro città se si coniugano con un’idea di inclusione e fattiva collaborazione negli interessi di tutti e con un effettivo coordinamento dei calendari”. Infine una presa di posizione su quanto circolato, dopo il botta e risposta, sui social e soprattutto su Facebook: “Registriamo con rammarico le esternazioni social con cui chi, appena nominato assessore competente al commercio, si fa beffa dell’opinione dei commercianti e degli operatori del settore della città di Cremona. Auspichiamo che d’ora in avanti lei, in qualità di Sindaco, voglia farsi garante di una dialettica costruttiva e di un adeguato livello di bon ton istituzionale”.

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