Auto nel Po, l'ipotesi più
probabile è omicidio-suicidio
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L’ipotesi più accreditata per la morte di Stefano Del Re, classe 1969, e di Lorena Vezzosi, classe 1971, entrambi originari di Casalmaggiore, è quella dell’omicidio-suicidio. Una ipotesi sulla quale gli inquirenti, con i Carabinieri di Casalmaggiore in primis, stanno lavorando in collaborazione con i colleghi di Sant’Arcangelo di Romagna.
Sì, perché questa vicenda inizia, nel tardo pomeriggio di giovedì, proprio dalla costa romagnola, dove i due ex coniugi, separata da tre mesi e con due figli, si erano trasferiti alcuni anni fa, per cambiare vita. Lui, ex infermiere all’ospedale Oglio Po e in alcune Rsa del territorio, viveva in un residence dopo la separazione; la ex moglie invece in un appartamento assieme ai figli. Ma nelle due abitazioni non è stato trovato nulla di anomalo dagli uomini dell’Arma di Sant’Arcangelo.
Stefano e Lorena arrivano poi nel Casalasco in serata, da quanto è stato ricostruito fanno visita ai genitori di lui e poi di loro si perdono le tracce, fino all’incidente delle 2.57 della notte tra giovedì e venerdì. Non è invece stato confermato un loro passaggio in piazza Garibaldi attorno a mezzanotte, come in un primo momento si era sospettato. Un ultimo viaggio pianificato dallo stesso Stefano all’insaputa di Lorena? Sembra essere questa l’ipotesi più probabile, che ha preso sempre più piede, dopo che nella mattinata di venerdì i Vigili del Fuoco di Cremona hanno ripescato la Nissan guidata proprio dal classe 1969 dal fiume Po. Il primo pensiero è andata ad una tragedia, ad un incidente, ma il fatto che l’auto non abbia lasciato segni di frenata sulla strada sterrata percorsa dopo via Alzaia poteva già costituire un primo indizio.
Nel campo delle ipotesi ha preso sempre più piede quella di un femminicidio seguito dal suicidio, per farla finita, scegliendo di fare inabissare l’auto nel fiume Po per provare a fare scomparire ogni traccia. Forse dopo avere cercato un chiarimento, un incontro per capire se la storia potesse andare avanti. Oppure avendo già deciso tutto alla partenza da Sant’Arcangelo, senza cercare dunque altre vie.
A chiarire tutto sarà, in ogni caso, l’autopsia sul corpo di Lorena che sarà effettuata lunedì: dovrà chiarire, dato che non vi sono segni evidenti di ferite, se la donna sia annegata oppure se fosse già morta al momento dell’ingresso in acqua dell’automobile.
Giovanni Gardani