Lettere

Bene le case Aler per vittime violenza
ma una rondine non fa primavera

da Matteo Piloni

Egregio Direttore,

ho letto le dichiarazioni del consigliere Portesani in merito alle case di proprietà Aler che, secondo lui, sarebbero ben gestite. Due riflessioni (o informazioni). Una rondine non fa primavera. Il progetto di Regione di destinare alloggi a vittime di violenza è importante e meritorio. E va salutato con grande favore. Si tratta, tra l’altro, di un progetto condiviso da tutte le forze politiche.
Questo però non c’entra nulla con i gravi problemi di gestione degli alloggi da parte di Aler. Una rondine, appunto, non fa primavera.

In tutta la provincia di Cremona ad oggi ci sono 546 alloggi Aler che rimarranno vuoti e che non risultano oggetto di alcun finanziamento. Non possono quindi essere assegnati perché necessitano di lavori.
Inoltre ce ne sono oltre 200 liberi, ma è stato fatto il bando per l’assegnazione solo per 99 alloggi.
Aler è Regione Lombardia – e a Regione è amministrata dal centro destra – e in tutta regione ci sono oltre 19mila alloggi vuoti, destinati a crescere.

In questi anni Aler, cioè Regione, non ha investito nella ristrutturazione degli alloggi di sua proprietà. Addirittura, durante il precedente mandato, Aler Brescia-Cremona-Mantova non ha presentato alcun progetto per la nostra provincia, perdendo l’occasione di avere risorse.

Con l’attuale presidenza ho già avuto modo di confrontarmi proprio sulla necessità di invertire la rotta e vedere investimenti su Cremona. Fa bene il Sindaco Virgilio a pretendere risposte da Regione su questo tema, sia sulle ristrutturazioni sia sui tempi di assegnazione, troppo lenti, e su cui Regione ha la competenza.

 

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