Più politica e meno tecnica: tempi
stretti per le nomine in Giunta
Mentre il centrodestra cremonese è alle prese con i problemi nel maggior partito della coalizione, FDI, legati alla sconfitta alle elezioni comunali, il neo sindaco Andrea Virgilio deve risolvere il puzzle degli assessorati. Giovedì, subito dopo l’insediamento ufficiale, aveva avuto un primo incontro con le liste della coalizione; domani ci sarà un secondo giro. Pd, Sinistra per Cremona e formazioni civiche gli hanno consegnato i rispettivi elenchi di nomi che al momento sono top secret, anche se qualcuno sta circolando. Per il Partito Democratico oltre ai probabili Luca Burgazzi e Simona Pasquali, membri uscenti della giunta Galimberti, si fanno i nomi di Paolo Carletti, ex presidente del Consiglio comunale; e di Santo Canale, che siede in Consiglio ormai da diversi mandati.
Per la sinistra ha buone chance Roberta Mozzi, ex preside dell’itis Torriani; tra i civici, pare che sarà riconfermato Luca Zanacchi e resta in forse anche la candidatura di Riccardo Merli, già consigliere di Fare Nuova Cremona Attiva.
A Luciano Pizzetti andrebbe il ruolo di presidente del Consiglio comunale.
Quanto alle deleghe è certo un rimescolamento, ma l’impronta che sta emergendo dai colloqui avuti dal sindaco con la coalizione è quella di una Giunta con una forte connotazione politica più che tecnica, a voler ribadire la volontà di “governare” la città, e non semplicemente di amministrarla.
Insomma, sarà improbabile vedere un commercialista al Bilancio o un ingegnere ai Lavori Pubblici, questa sembra essere la bussola che sta guidando Virgilio.
Già domani potrebbero esserci delle sorprese, sicuramente entro metà settimana, per arrivare poi alla convocazione del primo consiglio comunale intorno all’11 luglio.