Cronaca

Cremona prima "Provincia
delle donne" in Italia

L’Unione Province d’Italia (Upi) ha concesso il patrocinio al progetto “Città delle Donne” di Stati Generali delle Donne. La decisione arriva in seguito alla nomina di Cremona come prima “Provincia delle Donne” in Italia. Una scelta giunta grazie alla lungimiranza del Presidente della Provincia Paolo Mirko Signoroni che, con deliberazione n. 168 del 06.12.2023, unitamente alla Consigliera di Parità per la Provincia di Cremona, avvocato Cristina Pugnoli, ha ritenuto opportuno supportare la diffusione, tra le realtà comunali del territorio, del progetto “Le Città delle Donne” sviluppatosi nell’ambito degli Stati Generali delle Donne.

«Vorrei ringraziare sentitamente il presidente Signoroni per essere stato un presidente lungimirante – sottolinea Nadia Bragalini, ambasciatrice italiana del progetto Made in Woman – Made in Italy – Grazie alla sua visione, ha permesso a Cremona di diventare un esempio per tutte le altre province italiane. Il mio impegno, sostenuto dalla presidente Isa Maggi, e da Carmine Scotti , Ambassador di Cremona, si è focalizzato sul tema dello squilibrio determinato dalla disoccupazione femminile. Insieme, abbiamo lavorato instancabilmente per trovare soluzioni che favoriscano l’integrazione delle donne e aumentino la loro presenza in tutte le sfere della società. L’obiettivo è stato quello di alzare il volume su queste tematiche cruciali, promuovendo iniziative concrete che sostengano e valorizzino il ruolo delle donne nel mondo del lavoro e oltre».

«Credo fermamente che, con il supporto di figure istituzionali come il presidente Signoroni, possiamo fare passi significativi verso una maggiore equità di genere e una società più inclusiva – ha proseguito Bragalini –  Continueremo a lavorare con determinazione per realizzare un futuro dove le donne abbiano le stesse opportunità di crescita e realizzazione personale e professionale».

L’impegno assunto dalle Province è di fondamentale importanza, poiché mira a sensibilizzare e coinvolgere attivamente i Comuni del territorio. Questo obiettivo si realizza attraverso la promozione di appositi atti di adesione, con i quali i Comuni possono formalmente fare propri gli obiettivi fissati a livello provinciale e nazionale. L’intento è di creare una rete nazionale coesa e collaborativa. Stati Generali delle Donne è una realtà senza scopo di lucro che opera attivamente con l’obiettivo di favorire l’integrazione delle donne e sostenere la presenza femminile in tutte le sfere della società. Il suo impegno si concretizza attraverso numerose iniziative e progetti mirati a eliminare le barriere e promuovere l’uguaglianza di genere.

Il Manifesto dell’associazione non è solo un documento strategico, ma un vero e proprio compendio di principi guida. Esso esprime la visione e i valori dell’associazione diffondendo una cultura basata su politiche delle risorse umane che siano realmente inclusive, libere da qualsiasi forma di discriminazione e pregiudizio. Attraverso il suo “Manifesto”, l’associazione si impegna a promuovere iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e influenzare le politiche sia a livello locale che nazionale. Questo impegno si manifesta in una vasta gamma di attività, tutte orientate a favorire l’uguaglianza di genere e l’integrazione delle donne nella società.

L’associazione organizza eventi e workshop che affrontano tematiche cruciali come la discriminazione di genere, la violenza contro le donne e le disparità nel mondo del lavoro. Questi eventi non solo educano e informano, ma fungono anche da piattaforme per il dialogo e lo scambio di idee. Inoltre, l’associazione collabora attivamente con istituzioni, enti locali e aziende, sviluppando programmi di formazione e sensibilizzazione che mirano a creare ambienti di lavoro più inclusivi e rispettosi delle diversità. Inoltre, l’associazione lavora alla creazione di reti di supporto per le donne, offrendo servizi di consulenza legale, psicologica e di carriera.

Il Manifesto dell’associazione è quindi molto più di un semplice documento; rappresenta un impegno concreto e continuo verso la costruzione di una società più equa e giusta, dove ogni donna possa realizzare appieno il proprio potenziale senza dover affrontare discriminazioni o pregiudizi. Anche l’Unione Europea, in più documenti, ha sottolineato l’impegno a favore della parità tra donne e uomini, in Europa e nel mondo, finalizzato ad attuare azioni positive in vari campi d’azione, tra cui: l’autonomia economica, la rappresentazione di donne nei processi decisionali e nelle posizioni di potere, il rispetto della dignità e dell’integrità delle donne, ma anche la fine della violenza basata sul genere, l’azione oltre i confini dell’UE in materia di parità tra donne e uomini.

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