Politica

Niente autocritiche da Fdi, Ventura:
"Portesani il candidato giusto"

All’indomani del ballottaggio il centrodestra guarda con rammarico ai 192 voti che separano vincitore e vinto alle elezioni comunali, ma ritiene di non avere nulla di cui rimproverarsi. Non lo fa Marcello Ventura, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che assicura di aver ricevuto segnali di soddisfazione anche da parte dei vertici regionali. E’ sbagliato, afferma, additare la responsabilità della sconfitta alla scelta del candidato, un civico e non espressione di un partito e ricorda la vittoria di Oreste Perri, sindaco tra 2009 e 2014, che privo di esperienza politica vinse contro un uomo di partito come Gian Carlo Corada.

Se fosse stato sbagliato il candidato – aggiunge – al primo turno Portesani non avrebbe superato di 400 punti il suo diretto contendente, semmai vanno indagate le ragioni per cui l’elettorato del centro destra ha disertato le urne al secondo turno”.

Aver portato a Cremona  i big della politica nazionale “probabilmente non sposta più di tanto i voti aggiunge Ventura –  Io li ringrazio comunque per la disponibilità dimostrata, ma il motivo della sconfitta, se così si può chiamare vista l’esiguità del distacco, va cercata nel perché abbiamo perso gli elettori del primo turno. Forse non siamo riusciti a fare come la sinistra, che li va a prendere a casa”. E ad ogni modo, dall’altra parte c’è una vittoria debole, “la città è divisa in due, un sindaco che governa la città con 23% avrà un problema grosso se non si rapporta con chi non lo ha votato”.

Su chi dovrebbe assumere le redini del gruppo di opposizione in Consiglio, dove FDI ha parte del leone, Ventura ritiene “che non necessariamente debba essere chi ha preso più voti”. Il pensiero va a Marco Olzi, secondo per preferenze dopo Chiara Capelletti, collaboratore dello stesso Ventura in consiglio provinciale come portavoce: “Manterrà l’incarico, credo che in questo doppio ruolo possa incalzare ancora di più la maggioranza”. E comunque, “saranno i consiglieri a scegliere il capogruppo”.

La spina del fianco del centrodestra resta ancora Ferruccio Giovetti che con i suoi 1169 voti ha contribuito non poco a far perdere Portesani. Proprio Giovetti, prendendo spunto dalle annunciate dimissioni da segretario del Pd di Vittore Soldo, si chiede come mai a dimettersi non siano invece i segretari politici delle forze risultate sconfitte. Ventura dal canto suo non ci pensa nemmeno: “Sono coordinatore provinciale da dicembre, da sei mesi – afferma – sono stato consigliere comunale e provinciale per tre mandati ma come dirigente provinciale rappresento il nuovo”.

“E’ significativo – afferma Giovetti –  che 400 persone abbiano deciso di annullare la scheda al secondo turno, il che equivale a un voto di protesta”. Proprio su di lui si concentra il biasimo dei partiti di centrodestra. “Sono uomo libero e forte e senza tessere”, torna a rispondere, “ai primi di marzo  ho deciso di scendere in campo per rispondere a un sentiment diffuso tra i cremonesi. Sapevamo benissimo che non avremmo avuto speranze di vittoria, ma il nostro è stato un modo per dire che c’era una parte di città che non si riconosceva in questo candidato: invito i partiti a riflettere sul fatto che avessero  fatto una scelta diversa (sul candidato sindaco ndr) probabilmente non sarebbe finita così. I tre partiti  hanno cercato per mesi i partiti più piccoli, ma nessuno è venuto a chiedere niente a noi”.

In casa Lega, passata dal 25% di cinque anni fa al 6,3 di oggi, parla solo il segretario cittadino Mirko Poli che misura le parole ma una cosa la lascia intendere: “La scelta del candidato sindaco – afferma –  è stata fatta dalle segreterie provinciali, il nostro compito è stato quello di assecondare decisioni già prese.

“Non credo che abbiamo fatto sbagli, è stato fatto tutto ciò che era umanamente possibile fare a livello di strategia e di personaggi nazionali.

Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con una disaffezione al voto che
che ha condizionato tutti. La sconfitta è stata di misura, la città è divisa e le lamentele rimarranno. Sicuramente l’opposizione farà tutto ciò che è possibile fare”. gbiagi

 

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