Estate delle famiglie:
dal grest al centro estivo
Estate sinonimo di libertà e divertimento per bambini e ragazzi che terminata la scuola possono godere di 3 mesi di vacanze. Un po’ più complicata la situazione per i genitori che devono organizzarsi per gestire i figli e conciliare il tutto con il lavoro.
Il ministro Valditara questa primavera ha promosso il Piano Estate, con un calendario scolastico sul modello europeo e le vacanze distribuite durante tutto l’anno, per arrivare a una chiusura estiva meno estesa. Un’idea bocciata da insegnanti e genitori che non ritengono adeguate le strutture per poter lasciare i ragazzi a scuola anche nei mesi più caldi.
Che fare nel frattempo? Di grande aiuto alle famiglie i centri estivi e i grest. A partire da quelli promossi dagli oratori a giugno, con un costo a settimana, sui 20 euro, una cifra sostenibile dalle famiglie. Il vero salasso arriva con centro estivo privato che si aggira in media sui 140-150 a settimana.
Conti alla mano per coprire 8 settimane (al netto delle ferie dei genitori) si spedono quasi 1200 euro per un figlio, e 2200 euro se i figli sono due. Senza contare che camp sportivi possono anche arrivare a costare 300-400 euro a settimana. Cifre decisamente impegnative che tante famiglie non possono permettersi.
Molti devono dunque trovare soluzioni alternative per riempire il tempo libero dei bambini in questa lunga estate: i più fortunati possono contare sugli insostituibili nonni. C’è poi chi si organizza con babysitting tra amici, dove un genitore tiene i bambini dell’altro durante l’orario di lavoro.
Oppure babysitter condivise tra diverse famiglie, che stiano con i piccoli per qualche ora a prezzi più contenuti. Altra soluzione sono le ferie estive separate tra coniugi, in modo che a casa con i bimbi resti la mamma o il papà. Ma diventa difficile riuscire a coprire 3 lunghi mesi. Estate dunque croce e delizia delle famiglie che attendono settembre per riprendere la più semplice routine quotidiana.
Nicoletta Tosato