Editoriali

Ballottaggio: per Portesani e Virgilio
immagini, parole, scontri e un abbraccio

Sono tante le immagini, le frasi, gli incontri alla fine della lunga campagna elettorale che porta al ballottaggio di domenica e lunedì: una alternativa secca per scegliere il nuovo Sindaco di Cremona tra Alessandro Portesani, a rappresentare il Centrodestra, e Andrea Virgilio, a rappresentare il Centrosinistra.

Ci sono le parole d’ordine per la città del presente: decoro, sicurezza, ambiente. Quelle per la città del futuro: infrastrutture, collegamenti, relazioni. Quelle per la città dei giovani: università, opportunità, luoghi di incontro. Quelle per una città da re-inventare. Forse le più difficili, ma soprattutto da condividere, come è condivisa la storia che le deve ispirare.

Alessandro Portesani e Andrea Virgilio, ognuno con la sua storia, le proprie sensibilità, il contesto di partiti e civiche (ai quali qualcosa bisogna concedere per averne il supporto) le hanno declinate, interpretate, riempite di senso. 

Potevano fare di più? Potevano raccontare meglio? Probabilmente sì. A guardare da osservatori soprattutto nel disegno di una Cremona che deve sapere andare oltre i propri confini. Perché ne ha risorse ed energie.

Non è mancata la dialettica, non sono mancati gli affondi, ci sono stati attacchi anche duri (soprattutto nel finale surriscaldato…), ma comprensibili dentro una sfida che ha in palio una posta tanto grande. Non sono mancate neppure le sgrammaticature. Nate lontano dai due contendenti e dalle quali Portesani e Virgilio si sono tenuti alla larga.

Quanto sono stati convincenti lo vedremo lunedì a partire dalle 15 quando i seggi chiuderanno e si apriranno le urne. Certamente sono stati onesti nel confronto con la città: con accenti diversi, come è naturale tra due sfidanti chiamati ad aprire una stagione nuova – dopo quella di Gianluca Galimberti – avendo due provenienze e due storie diverse. È sempre la realtà, alla fine, ad incaricarsi di dettare l’agenda delle priorità. Certo coniugare quotidianità e visioni, proporre orizzonti deve far parte delle doti di chi si candida a guidare una città capoluogo come Cremona. 

Frasi ed immagini, dicevo. Quella che personalmente mi rimane è l’abbraccio tra Portesani e Virgilio al termine del faccia a faccia di mercoledì sera in una Piazza del Comune gremita di gente (e affollata di sostenitori). Una piazza fatta di pietre antiche e pensiero, la sintesi di Cremona che insieme racchiude a apre al mondo: radici e ali. A telecamere spente Alessandro e Andrea (si sono chiamati…) si sono avvicinati e abbracciati. Un lunghissimo minuto prima di tornare ad essere risucchiati dai rispettivi sostenitori. È un buon auspicio, per il loro personale destino e per quello di Cremona che, Alessandro o Andrea, saranno chiamati a guidare da Sindaco, per i prossimi cinque anni.

Lucio Dall’Angelo

 

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