Cronaca

Truffa e riciclaggio, smantellato
sodalizio criminale

Undici le persone arrestate in diverse città del territorio nazionale, tra cui anche un uomo di 62 anni residente nel Cremonese, finito ai domiciliari.

C’è anche un residente in provincia di Cremona tra gli arrestati nell’ambito di una maxi operazione della Guardia di Finanza di Padova, grazie alla quale è stato smantellato un sodalizio criminale dedito a truffa, riciclaggio e autoriciclaggio. Undici complessivamente le persone raggiunte da misure cautelari personali: tre in carcere, quattro arresti domiciliari (tra cui il cremonese), tre obblighi di dimora nel comune di residenza e un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Le fiamme gialle, nell’ambito dell’intervento, hanno posto in essere sequestri per un valore di 3,5 milioni di euro circa. Secondo le risultanze investigative, il sodalizio criminale, attivo almeno dal 2021, avrebbe truffato cittadini italiani ed esteri procurando fideiussioni ritenute false e utilizzando in maniera fraudolenta un istituto di diritto anglosassone denominato escrow agreement (deposito fiduciario).

Si tratta di un accordo, che veniva stipulato tra le due parti, attraverso il quale denaro o beni di qualsiasi tipo vengono consegnati a un depositario terzo e indipendente, detto escrow agent, il quale ha l’obbligo di consegnarli, al verificarsi di una determinata condizione pattuita, al contraente che risulterà averne diritto.

Le indagini sono scaturite da una denuncia di estorsione presentata da uno dei principali indagati. E’ emerso così come la presunta vittima fosse, in realtà, uno dei presunti promotori dell’attività illecita. L’organizzazione criminale, dopo aver individuato una platea di imprenditori e investitori dotati di solvibilità e fondi nel contesto internazionale, bisognosi di ulteriori risorse finanziare per avviare progetti talvolta anche milionari, sfruttava una società finanziaria anglosassone per fornire loro garanzia di solvibilità da spendere nei confronti di primari istituti di credito, che avrebbero proceduto a erogare ingentissimi finanziamenti.

Il cremonese – residente a Piadena – finito ai domiciliari, dotato di una rete di conoscenze ampia e internazionale, si occupava di procurare i clienti/vittime, proponendosi come procacciatore d’affari capace di ottenere importanti garanzie.

I malcapitati venivano quindi da lui indotti a rivolgersi a un legale, che avrebbe svolto il ruolo di escrow agent. Quest’ultimo, una volta ricevuta la somma a titolo di cauzione da parte dei depositanti, talvolta pari anche a diversi milioni di euro, li ripartiva tra i membri dell’organizzazione tramite disposizione di bonifici su conti correnti esteri accesi in Estonia, Germania e Regno Unito. In questo modo, si cercava ripulire il denaro, rendendo difficile identificarne la provenienza.

Nel momento in cui i depositanti si rendevano conto che le garanzie promesse non stavano arrivando, chiedevano notizie all’avvocato, che fingendosi estraneo al tutto prometteva di avanzare azioni legali nei confronti del soggetto inadempiente.

Ma non è tutto: gli indagati, insieme ad altri soggetti, si erano resi responsabili di ulteriori truffe a danno di società di calcio, che, al fine di reperire le garanzie finanziarie per l’iscrizione al campionato di Lega Pro, avevano chiesto delle fidejussioni rivelatesi poi false.

Analogo modus operandi è stato adottato con altri imprenditori alla ricerca di garanzie finanziarie per svolgere la propria ordinaria attività.

Oltre a Cremona, le fiamme gialle hanno eseguito gli arresti nelle province di Benevento, Bergamo, Firenze, Foggia, Milano, Padova, Torino e Venezia.

LaBos

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