Cronaca

Cremona e il suo teatro per la
salvaguardia del canto lirico italiano

Non solo l’arte del violino. Cremona sigla nuove collaborazioni anche per il Canto Lirico Italiano. Su mandato ATIT (Associazione Teatri Italiani di Tradizione), già socio promotore del “Comitato per la salvaguardia dell’arte del canto lirico Italiano”, la Fondazione Teatro Ponchielli di Cremona diverrà il soggetto beneficiario della L.77, “Misure speciali di tutela e fruizione a favore dei Siti e degli Elementi UNESCO”, in sinergia con il Comitato, ovvero il soggetto referente della vasta comunità di riferimento. L’obiettivo è quello di lavorare assieme per presentare e attuare progetti per la salvaguardia dell’arte del canto lirico italiano, la cui pratica è stata inserita nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’UNESCO il 6 dicembre 2023.

“Il saper fare liutario tradizionale di Cremona” e “La pratica del canto lirico in Italia”, due grandi patrimoni UNESCO, troveranno quindi nella città di Cremona il luogo ideale per un dialogo virtuoso fra due elementi immateriali della cultura musicale che, messi in così stretta connessione geografica fra loro, rendono la città simbolo internazionale dell’incontro proficuo fra le arti.

«È una notizia straordinaria – commenta Andrea Cigni, Sovrintendente del Teatro Ponchielli, che si aggiunge a quella del riconoscimento di assoluto prestigio internazionale per il Monteverdi Festival. Sono felice innanzitutto per il canto lirico e per l’opera italiana tutta, che rendono famose nel mondo la nostra Cultura e la nostra Musica. Sono felice che sia stata scelta Cremona, patria di Claudio Monteverdi padre dell’opera.

È qui che la ricerca, lo studio, la tradizione, la tutela e la divulgazione di due grandi forme artistiche come canto lirico e saper fare liutario, frutto del genio umano, trovano casa comune e dialogano tra loro rivolgendosi al mondo. Saremo al servizio del Comitato e del Ministero della Cultura per la costruzione del percorso che questo prezioso organismo dovrà fare d’ora in avanti, offrendo idealmente a Cremona una casa per tutti gli artisti lirici del mondo, ai quali tanto dobbiamo per la diffusione di questa meravigliosa arte.»

«Sono profondamente commosso e felice per Cremona, e grato all’Atit e al Comitato per questa scelta – commenta il sindaco di Cremona e presidente della Fondazione Teatro Ponchielli Gianluca Galimberti. Nel recente convegno a Cremona sul tema dei patrimoni immateriali con Liborio Stellino, Rappresentante Permanente d’Italia presso l’UNESCO, abbiamo ricordato come Cremona sia una città unica al mondo: patria di Stradivari e di Monteverdi! Patria del patrimonio immateriale della liuteria. Ora al fianco, grazie al Teatro Ponchielli, del patrimonio immateriale del canto lirico.

Tra i due patrimoni c’è un nesso inscindibile. Poiché il canto umano di una voce solista e il suono di un violino solista, dalle opere di Monteverdi in poi, raccontano la stessa intensissima, dolorosa o gioiosa, umanità. I doni che abbiamo ricevuto li stiamo vivendo con responsabilità, oltre che con grandi progetti e investimenti. Un grazie speciale al Teatro e al suo Sovrintendente per l’avvio di questo percorso, e un grande grazie a tutti i cremonesi che sanno gioire e commuoversi per questo spettacolo che la cultura della musica e del canto raccontano al mondo. Cremona è davvero una città straordinaria.»

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