Cronaca

"Papà, mi servono 992 euro"
Truffa: 82enne salvato dalla vicina

Quando un figlio chiama perchè è in difficoltà, i genitori, senza pensarci due volte, corrono in suo aiuto. E così è stato lo scorso 12 giugno per un anziano cremonese di 82 anni, caduto nella rete di un cyber criminale che si è finto suo figlio, sostenendo di aver avuto problemi con il telefono e chiedendo una ricarica di 992 euro per poterne comprare uno nuovo.

L’avvocato Monia Ferrari

“Ciao papà, non riesco a sentirti, sono Paolo, che casino oggi…”, scrive il truffatore su WhatsApp, traendo in inganno l’anziano, che effettivamente ha un figlio di nome Paolo. “La rabbia è che ho dovuto bloccare il bancomat”, si legge negli screenshot dei messaggi. “Ora sono al negozio di telefonia per vedere se riescono ad aiutarmi perchè avevo la localizzazione spenta del telefono. L’unica cosa che riescono a fare è farmi recuperare tutti i contatti. Avrei bisogno del tuo aiuto. Nell’attesa ho visto un iPhone in promozione a 992 euro, potresti aiutarmi ad acquistarlo. Il commerciante mi dice che accetta la ricarica Mooney che si effettua dal tabaccaio. Appena arrivi dal tabaccaio scrivimi, così ti giro i dati per effettuare la ricarica”.

L’anziano, trafelato e impaziente di aiutare il figlio, è uscito di casa per raggiungere il tabaccaio, quando ha incontrato la vicina, che, vedendolo in ansia, gli ha chiesto cosa gli fosse successo. L’uomo le ha spiegato la storia e la donna lo ha messo in guardia. “Guarda che è una truffa, attenzione. Ce ne sono moltissime così in giro”. A quel punto all’anziano si è come accesa una lampadina. Prima ha telefonato al figlio, che ovviamente è caduto dalle nuvole, e poi ha provato a chiamare il numero dal quale aveva ricevuto tutti i messaggi. Nessuna risposta. “Farabutti, sappiate che la cosa non finisce qui”, ha scritto l’82enne, che si è rivolto all’avvocato Monia Ferrari.

“All’inizio non voleva sporgere denuncia perchè si vergognava”, ha detto il legale, “ma io ho insistito. E’ facile cadere nel tranello, perchè questi truffatori si informano e riescono a sapere tutto delle loro vittime. Sporgeremo denuncia alla polizia postale. Ho esportato la chat dalla quale si vede il numero. Queste persone devono essere individuate e fermate”.

Occhio, dunque, a questa nuova frontiera della truffa che sta facendo il giro tra le piattaforme di messaggistica come WhatsApp e gli Sms. I truffatori utilizzano tattiche ingegnose per cercare di svuotare i conti correnti delle vittime, facendo leva sulla buona fede e la fiducia.

Sara Pizzorni

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