Politica

Verso il ballottaggio: le risposte dei
candidati alle domande dei lettori - 2

Ambiente, Cultura, Sicurezza. Sono questi i tre macro-temi nei quali abbiamo raggruppato le moltissime domande che i nostri lettori hanno rivolto al futuro sindaco di Cremona. Abbiamo girato le domande ai due candidati in corsa per il ballottaggio di domenica 23 e lunedì 24. Alessandro Portesani e Andrea Virgilio hanno risposto a questa seconda trance (ieri si erano confrontati su viabilità, decoro urbano, tassazione/rilancio economico). Ieri il primo a rispondere è stato Alessandro Portesani, oggi tocca ad Andrea Virgilio. A pochi giorni dal voto le loro risposte offrono un punto di vista interessante su quello che sarà il loro approccio amministrativo.

AMBIENTE
1- Quale strategia adottare per aumentare l’utilizzo dei mezzi pubblici? La linea U dei bus, tra stazione e barriera Po che transita per via Bissolati è vuota.

Virgilio: Siamo in una fase nella quale è necessario aprire una sperimentazione e fare un’analisi su alcune linee del TPL come per esempio la U, recepire i reali bisogni dei cittadini che dovranno servire per migliorare e calibrare l’offerta di corse: penso per esempio all’esigenza che abbiamo raccolto di un migliore collegamento con la Casa di Riposo e ad alcuni collegamenti fra il centro e le periferie. Dobbiamo essere pronti in vista della nuova gara del trasporto pubblico locale, perchè metterà a disposizione degli enti locali più risorse, che potranno essere utilizzate per migliorare il servizio di trasporto, renderlo più efficace e più conforme alle richieste dei cittadini.
Portesani: Su questo capitolo del trasporto pubblico pensiamo di collegare i 4 prossimi parcheggi a corona della città con il centro storico. Nell’ambito di questa nuova strategia rivedremo anche le diverse linee dei bus.

2-Cremona ha fama di città con una cattiva qualità dell’aria, stando alle statistiche uscite a livello anche internazionale. Cosa pensate di fare concretamente per risolvere o almeno mitigare questo problema?

Virgilio: Negli ultimi vent’anni – secondo i dati statistici a disposizione – la qualità dell’aria è migliorata. Questi sono dati oggettivi. Non è un problema solo di Cremona ma una questione che investe l’intera pianura padana. Il compito di un capoluogo di provincia e di una città come la nostra è quello di mettere in atto politiche adeguate per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico locale, come l’introduzione di un parco mezzi adeguato. Sul punto arriveremo ad avere nei prossimi anni bus totalmente elettrici e questo per favorire una mobilità leggera e gli spostamenti in bicicletta, abbiamo investito nelle piste ciclabili e favorito dove possibile nuove piantumazioni di alberi e nuove aree verdi. Cremona è prima in Lombardia come numero di piante ogni 100 abitanti e seconda in Italia su 105 capoluoghi di provincia. Bisogna aumentare le piantumazioni, quindi un Comune può fare la sua parte all’interno però di un rapporto che deve vedere chiamate in causa anche altre realtà a partire da governo e regione.

Portesani: Il tema della qualità dell’aria è complesso perché ha diverse componenti. Da questo punto di vista Regione Lombardia ha avviato tutta una serie di iniziative che tendono a mitigare in maniera complessiva nella pianura gli effetti degli agenti inquinanti. A queste iniziative noi aderiremo sicuramente. Poi ci sono i comportamenti che riguardano direttamente l’amministrazione che deve essere in grado di far coesistere lo sviluppo economico con la qualità della vita dei cittadini. Tanti i temi anche qui come l’uso della mobilità sostenibile o di un’attenzione particolare agli impianti di riscaldamento.

 

CULTURA

1-C’è una strategia per portare in città nuovi eventi culturali/ricreativi che esulino dal tema agroalimentare ora predominate, magari rivolti ad un bacino più giovane? Non crede il futuro sindaco che Cremona necessiti di più eventi culturali come mostre di alto livello? Cremona non è solo food.

Virgilio: Cremona certamente non è solo food: è anche la liuteria, con il suo patrimonio ed è anche le sue eccellenze con tutte le manifestazioni e gli eventi di promozione legati alla nostra Fiera. Cremona è soprattutto questo, e dobbiamo valorizzare i nostri prodotti, le nostre filiere, le nostre radici identitarie ed esserne anche più orgogliosi. Da un punto di vista culturale non vogliamo escludere poi le grandi mostre, che possono essere per la città occasione di nuove opportunità.

Portesani: E’ necessario iniziare dalla base, cioè dalle eccellenze formative del territorio. Ma soprattutto serve recuperare quelle grandi professionalità, ora messe in disparte per i soliti motivi incomprensibili, che diedero a Cremona esposizioni di livello internazionale. Alcuni esempi: le mostre sui Campi, su Sofonisba Anguissola, sulla strada Postumia. Serve un assessore alla cultura di livello, che riporti proposte di qualità in ambito culturale. Servono competenze per creare grandi eventi supportati da una solidissima preparazione accademica e non dall’improvvisazione. Solo con queste basi si può costruire un palinsesto di eventi e di temi che possano attirare a Cremona visitatori da tutta Europa. In questi dieci anni le proposte di eccellenza in ambito culturale che hanno distinto Cremona in passato sono scomparse. Occorre ripartire da lì.

2-Per inserire Cremona in un circuito di mostre e concerti importanti, anche pop per attirare gente in città, si può pensare ad un utilizzo del palazzetto in Fiera, magari ampliato o allo stadio? Contate di mettere ancora a disposizione porta Mosa?

Virgilio: Cremona ha bisogno di uno spazio concerti adeguato. Io penso però ad un’area fieristica diversa dal palazzetto. L’area della fiera ha anche altri capannoni e altre potenzialità, quindi credo che questi spazi e queste nuove funzioni possano diventare un volano importante oltre che per la città anche per lo stesso comparto fieristico.

Portesani: È indispensabile valorizzare l’area e le infrastrutture della Fiera. Non esiste a Cremona un’altra infrastruttura coperta che abbia servizi e spazi in grado di ospitare sia concerti di grandi dimensioni senza creare alcuno stress alla città, sia convegni e spettacoli al coperto. A dimostrazione di quanto il Comune intenda investire nuove energie nel rilancio dell’ente Fiera di Cremona, vi è l’impegno ad istituire ed assegnare una delega assessorile per i rapporti con l’ente stesso. Per quanto riguarda Porta Mosa: lo spazio è interessante. Purtroppo l’attuale Giunta lo ha lasciato in una condizione disastrosa. Anche su quello bisognerà capire se è utilizzabile per eventuali incontri musicali e culturali. Abbiamo in mente di valorizzare anche altre location, dotandole di predisposizioni logistiche stabili e di allestimenti stagionali, per renderle appetibili.

 

3-Cremona città della musica e del violino, oltre che città d’arte. Come valorizzarla a livello internazionale?

Virgilio: La nostra liuteria, di fatto, è il fiore all’occhiello e un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Occorre andare oltre, quindi valorizzare quell’ecosistema che si è creato in città, dal sistema formativo al Museo del Violino, dal tema della ricerca e dei laboratori alla collaborazione con la Fiera, in particolare per Cremona Musica, e ancora la valorizzazione delle nostre 180 botteghe liutaie. Dobbiamo mettere insieme queste grandi eccellenze che trovano nella liuteria il perno della loro identità. Questa diventa la chiave di accesso di Cremona nel mondo.

Portesani: Vanno presi contatti con i Maestri Liutai che hanno conoscenze dirette delle realtà nazionali ed internazionali. Necessari sono i rapporti con gli istituti di cultura esteri e con le relative istituzioni commerciali referenti. Il Museo del violino, pur nel suo splendore, è rimasto scollegato dalla Città. Bisogna consentire una visita guidata della Città che evidenzi gli aspetti monumentali e urbanistici (La Carta del Campi), valorizzare gli strumenti musiclai che appartengono a tradizioni divenute obsolete, ma oggi richieste dal mercato, supportare con iniziative condivise con il Dipartimento di Musicologia il Corso di Restauro degli strumenti musicali e scientifici. Sulla Stauffer, l’Amministrazione comunale deve confrontarsi. Saranno creati dei percorsi importanti per i turisti nei luoghi simbolici della liuteria lasciati in abbandono e nel degrado. Prevediamo di attivare punti di ascolto in città; con momenti di musica classica ma anche generi diversi per cercare di avvicinare i giovani con eventi a loro dedicati. Cercheremo nuovi accordi, collaborazioni, progetti condivisi con altre città della musica in Italia e all’estero. Tutta la città dovrà “respirare” questa atmosfera magica, rafforzata anche da interventi di arredo urbano “a tema” liutario e musicale.

SICUREZZA

1-Quali sono le strategie che intendete adottare per migliorare la sicurezza nei quartieri di Cremona? Qual è la sua visione per un approccio integrato alla sicurezza?

Virgilio: Cremona è una città tranquilla e il tema della sicurezza non si pone: lo dicono il numero di reati e anche le forze dell’ordine. Questo non toglie che sia necessario aumentare il presidio nei quartieri, quindi aumentare la presenza dei vigili di quartiere, ma questo va fatto dentro a un sistema integrato: parallelamente a una maggiore presenza della polizia locale è necessario un presidio educativo. Nel nostro programma c’è la proposta di aumentare i servizi di educativa di strada soprattutto in alcuni quartieri che presentano esigenze o criticità specifici. Oltre a questo è necessario avvalerci anche delle nuove tecnologie, aumentare la videosorveglianza e tutte le apparecchiature che possono garantire un controllo a distanza, potenziare la collaborazione con i cittadini e con i comitati di quartiere.

Portesani: Sono necessari interventi strutturali che intendiamo perseguire attraverso due momenti fondamentali: l’individuazione di misure preventive volte ad orientare i cittadini verso a uno stile di vita dettato dal senso civico e dal rispetto reciproco; l’applicazione di misure dissuasive che mirino a scoraggiare la trasgressione. Quali gli strumenti? Varchi elettronici consentono la registrazione delle targhe dei veicoli e l’individuazione di movimenti sospetti; attività di monitoraggio mediante una integrazione interforze; risorse economiche da destinare attraverso bandi regionali e ministeriali; la sperimentazione del taser come strumento di dissuasione; aumento della dotazione delle body cam per gli agenti della Polizia Locale; reale applicazione del daspo urbano. Inoltre, coinvolgimento dei cittadini attraverso: il potenziamento del controllo di vicinato; dei Comitati di Quartiere e la creazione di una conferenza permanente.

2-Come modificare il servizio di polizia municipale? Meno agenti dedicati all’infortunistica? Più presenza nei quartieri e in ruoli di vigilanza?

Virgilio: Il lavoro della polizia locale è importante, sia dentro agli uffici sia sul territorio. Le assunzioni che abbiamo fatto e che continueremo a fare anche nei prossimi anni vanno nella direzione di aumentare la presenza di agenti e il presidio del territorio da parte della polizia locale.

Portesani: Nell’arco dei cinque anni di amministrazione bandiremo concorsi pubblici per il ripristino dell’organico della polizia municipale. L’attuale Giunta lo ha lasciato abbondantemente scoperto, nonostante qualche inserito last minute in vista delle elezioni. L’operazione è finalizzata al monitoraggio capillare del territorio. Per questo ci sarà un incremento dei vigili di quartiere, ma anche l’impiego a titolo volontario di personale ausiliario: pensionati, Associazione Nazionale Alpini, Associazione Nazionale Carabinieri, Protezione Civile, per sorvegliare l’entrata e l’uscita dalla scuola degli studenti, destinando la polizia municipale a tutte quelle attività, sicurezza sul lavoro compresa, che gli compete e che noi vogliamo potenziare: come ad esempio il contrasto alla vendita abusiva di prodotti contraffatti.

3-Centro sociale Kavarna: intendete lasciare la situazione immutata, al centro del quartiere Cascinetto?

Virgilio: Il tema del kavarna non riguarda soltanto il Comune, ma investe anche altre realtà e il rapporto con le forze dell’ordine. Come in questi anni ha chiuso ed è venuto meno un centro sociale, il Dordoni, sarà nostra intenzione andare a monitorare la situazione all’interno di quel contesto.

Portesani: I residenti del quartiere, più e più volte, hanno manifestato pubblicamente il disagio nei confronti dei comportamenti perpetrati da alcuni frequentanti del Centro, che violano le più elementari regole della convivenza civile. Per noi è importante ascoltare i cittadini e promuovere la vivibilità dei loro spazi di vita privati e pubblici. Faremo quindi opportuni approfondimenti sulle segnalazioni ricevute. Più in generale intendiamo introdurre un sistema di valutazione dell’impatto sociale delle attività promosse dalle realtà che hanno in concessioni spazi comunali in comodato o a tariffe agevolate. Chiunque riceva gratuità o agevolazioni dal Comune, deve restituire opportunità alla collettività. La valutazione di questo importante aspetto con noi diverrà condizione del mantenimento in uso degli spazi assegnati.

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