Cronaca

Sovraccarico di processi. Anche a
Cremona Giustizia civile in affanno

Il tribunale di Cremona, con 369 giorni di media per risolvere un processo giudiziario in sede civile, con un aumento del 23,2% rispetto al 2019, è uno dei tribunali italiani che più sono in affanno, muovendosi tra difficoltà legate al sovraccarico di processi e i tempi biblici. Lo rileva Il Sole 24 Ore che in un’inchiesta ha accertato un rallentamento dei tempi nel 25 per cento dei tribunali italiani.

Il palazzo di giustizia di Cremona è una delle 35 sedi su 140 dove la giustizia civile rallenta. In sostanza i tempi dei processi civili si allungano in un tribunale su quattro e in più di una corte d’appello su tre. L’analisi prende in considerazione tre aspetti cruciali: i target e i risultati da conseguire, i tempi in tribunale e il caso delle  Corti d’Appello, anche tenendo conto delle differenze geografiche nello Stivale.

Dall’indicatore che misura la durata prevedibile dei procedimenti emerge che a soffrire sono proprio i tempi medi dei processi. Da valutare l’efficacia di correttivi come il potenziamento dell’ufficio per il processo e lo staff a supporto del giudice. Quanto ai tempi in tribunale, “sul territorio – si legge sul quotidiano economico –, la situazione appare tutt’altro che omogenea. Intanto, non tutte le sedi hanno accelerato la definizione delle cause: 35 tribunali su 140 hanno indicatori più lunghi rispetto al 2019, con incrementi di oltre il 50%, e altri più contenuti.

I tribunali che allungano i tempi si trovano perlopiù al Nord, ma molti restano sotto la media nazionale. All’opposto, tra i tribunali che migliorano, molti sono al Sud, ma i tempi lunghi continuano comunque a segnare soprattutto il Meridione.

S.P.

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...