Cronaca

Alternativa Comunista in assemblea
Strigliata al duello Portesani-Pizzetti

Venerdì 14 giugno alle ore 18 presso il circolo Acli Conca in via S. Francesco 5 il Partito di Alternativa Comunista indice un’assemblea pubblica aperta alle centinaia di sostenitrici e sostenitori che hanno votata la lista alle elezioni comunali (candidato sindaco Angelo Frigoli) per parlare del dopo elezioni e delle future mobilitazioni.

Il partito – 369 voti alle ultime comunali – a proposito dello scontro verbale Portesani – Pizzetti –  definisce “surreale il dibattito di questi giorni sul grado di civismo dei candidati che si confronteranno al ballottaggio. Intanto bisogna ricordare che la ‘moda’ delle liste o dei candidati cosiddetti civici è il prodotto del fallimento dei partiti tradizionali, borghesi e riformisti, travolti dal discredito generale (…)  Se guardiamo sotto questa sorta di maschera, vediamo che le politiche seguite dai movimenti civici sono le stesse dei partiti classici, e il risultato è lo stesso: impossibilità nel capitalismo di prendere decisioni che migliorino le condizioni di vita dei lavoratori.
L’appello di Portesani ai leader nazionali di destra smaschera questo imbroglio, ma non è certo il signor Pizzetti che può ergersi a campione di coerenza civica. Il suo percorso politico è quello di un uomo di apparato, che dal Pci al Pd si è sempre battuto contro le classi popolari. Prima nascondendosi dietro l’inganno del riformismo progressivo di matrice togliattiana berlingueriana, oggi come rappresentante diretto degli interessi della grande borghesia nazionale.

Altro non può essere chi è stato sottosegretario di uno dei governi più anti operai della storia, quello Renzi, e tra gli artefici della sua riforma costituzionale, che se non fosse stata bocciata al referendum, avrebbe fatto di Pizzetti un nuovo padre della Patria. A dimostrazione che Marx non si sbagliava nel dire che la seconda volta la storia si manifesta in forma di farsa, dopo essere stata una tragedia (definiamo così il tradimento attuato dal Pci delle spinte rivoluzionarie in Italia tra il 1943 e il 1948).

La vera alternativa alla politica tradizionale borghese sta nell’opporsi ai due schieramenti maggioritari e alle loro appendici (5Stelle, Alternanza Verdi Sinistra ecc-) e prepararsi a lottare, in una prospettiva anticapitalista, contro le nuove politiche di austerità che il governo Meloni si appresta nelle prossime settimane a mettere in atto”.

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