Cronaca

Progetto Panathlon: "Il fair play:
dallo sport alla vita quotidiana…"

Durante l’anno scolastico 2023/24 una classe del liceo Daniele Manin di Cremona è stata protagonista attiva di un progetto proposto dall’associazione Panathlon Cremona per tutta la provincia. Referente del progetto è stato il professor Ian Till, coadiuvato e supportato dai colleghi Chiara Vezzoli, Giuseppina Rosato e Michele Barbisotti. Il percorso è stato affrontato con grande entusiasmo, motivazione e passione, dalla classe 3E dell’indirizzo linguistico.

La realizzazione di una presentazione in power point, con ricchi contenuti multimediali, il cui titolo era “Why fair play should be a lifestyle and not simply a fairytale”, ha occupato gran parte dell’anno scolastico ed è stata esposta con spiccata compartecipazione emotiva dagli alunni sotto lo sguardo attento, a tratti commosso, dei compagni dell’istituto, di alcuni professori, dei rappresentanti Panathlon Cremona Silvia Toninelli e Pierluigi Torresani, e della dirigente scolastica Maria Grazia Nolli.

L’elaborato tratta il tema del ‘fair play’ non solo in ambito sportivo, ma anche nella vita di tutti i giorni. Si è partiti dalla storia e dall’evoluzione del concetto, adducendo esempi di atleti più e meno rispettosi del fair play, sino alla creazione di una vera e propria inchiesta rivolta alla comunità scolastica che testasse il livello di conoscenza rispetto alla tematica proposta. Inoltre il progetto è stato sviluppato in diverse lingue per favorire l’inclusione di più culture possibili.

Nello specifico, gli argomenti descritti riflettono la scelta del titolo in lingua inglese, che ha come fine rappresentare il fair play nella sua polisemia e concretezza nella realtà quotidiana. La restituzione finale del progetto è stato il frutto della collaborazione della classe, suddivisa in quattro gruppi di lavoro, ciascuno dedicato a una declinazione del tema: il primo gruppo si è occupato della definizione di ‘fair play’ e della sua storia; il secondo ha parlato delle origini delle Olimpiadi e della loro inclusività; il terzo, invece, ha esposto il concetto della ‘Cultura dell’Insuccesso’ e alcuni esempi, positivi e negativi, del gioco giusto. L’ultimo gruppo ha sviluppato la parte conclusiva del progetto, trattando il tema con la realizzazione di un quiz-show scolastico (ispirato al programma inglese ‘A Question Of Sport’) e la condivisione di un questionario sportivo con alunni e professori.

L’insegnamento più importante che ragazzi e adulti possono trarre da questo percorso è che il ‘fair play’ non è solo una regola di gioco, ma un vero e proprio stile di vita a cui ognuno di noi si deve ispirare per il suo agire ed essere in relazione con l’altro.

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