Cronaca

Manager Comunità energetiche
rinnovabili: nuovo corso alla Smea

Si chiama “Corso executive per manager delle Comunità energetiche rinnovabili” e si tiene presso il Campus Santa Monica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Cremona.

Parte come corso pilota per formare figure professionali che potranno “governare” le comunità energetiche a 360 gradi. Si punta infatti ad approfondire i temi economici, fiscali, giuridici e gestionali, sino a toccare aspetti relazionali e di comunicazione, così che i nuovi manager delle CER possano fungere anche da agenti di diffusione dell’idea di Comunità energetiche rinnovabili.

Un esempio di democrazia dal basso. Al centro di questo progetto c’è una visione, come ci spiegò il professor Daniele Rama direttore della Smea, promotore appassionato di questa iniziativa e purtroppo recentemente scomparso. Le Comunità Energetiche Rinnovabili costituiscono un fenomeno che sta emergendo con forza nel panorama nazionale ed europeo anche grazie al loro carattere sociale, tanto che sono spesso esempio di democrazia dal basso.

Un aspetto richiamato fortemente dal termine “comunità”, e con la Chiesa Cattolica in prima linea su questo aspetto: nell’enciclica Laudato Si’, papa Francesco ricorda che il compito di prendersi cura del creato è stato affidato ad ogni cristiano, e che le varie crisi globali – quella economica, quella ambientale, quella sociale – sono strettamente correlate tra loro e richiedono un approccio integrale. La questione energetica, che tocca ognuno di questi ambiti, ne è un esempio emblematico.
Un fenomeno però complesso che necessita di essere gestito.

Per questo la Smea, l’Alta Scuola dell’Università Cattolica di Cremona che si occupa di questioni economiche e manageriali, ha organizzato un corso per formare manager delle comunità energetiche e delle loro aggregazioni. Si tratta di un corso di alta formazione executive rivolto a quanti sono già coinvolti attivamente o che prevedono di esserlo in tempi brevi nella promozione, progettazione, avvio e gestione di queste nuove forme di produzione di energia rinnovabile.

Una formazione da “general manager”.«La presenza di un manager in una comunità energetica è vitale – ci sottolinea il professor Davide Mambriani della Smea. Nella vita di una CER si toccano molti e diversi aspetti e si ha a che fare con realtà articolate; per gestire tutto ciò ci vogliono persone dalla preparazione interdisciplinare e multistakeholder».

Una delle peculiarità del corso per manager delle comunità energetiche rinnovabili sta nell’intento di formare persone che dovranno gestire altre persone e coordinare soggetti diversi. Con questo corso si punta a dotare gli operatori di un approccio di “general management”. Persone che abbiano, cioè, gli strumenti necessari per una gestione aziendale corretta e consapevole, ma anche essere empatici, buoni comunicatori, conoscere le caratteristiche dell’ambiente, delle tecnologie e delle norme, comprendere la natura dei diversi stakeholder, sapersi muovere nelle complesse relazioni tra pubblico e privato.

L’obiettivo è offrire alle persone una visione sistemica sulle problematiche legate alle energie rinnovabili, che per definizione sono interdisciplinari. Quindi formandole su aspetti tecnici, ovvero legati alla produzione, distribuzione e consumo di energia; economici; giuridici; sociali, per combattere la povertà e la fragilità energetica e ovviamente ambientali, collegati al positivo impatto delle energie rinnovabili.

Un corso che va “oltre” le CER. Inoltre, le figure che usciranno dal corso Smea avranno un bagaglio formativo più generale, che potrà contribuire al rafforzamento delle comunità locali in diversi settori, quali servizi sociali, educativi e assistenziali; ma anche sport, cultura, salvaguardia paesaggistica e dell’ambiente; fino ad assumere il ruolo di Community Manager, ovvero soggetti aggregatori e gestori di tutte le energie presenti sul territorio.
Non a caso, tra i partner che insieme a Smea realizzano questo corso vi sono Regione Lombardia, la Camera di Commercio di Cremona, la Diocesi di Cremona, le principali associazioni imprenditoriali del territorio, Anci Lombardia e Banca etica e altri attori territoriali.

 

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