Lettere

No alla delibera regionale sui nuovi servizi nelle farmacie di comunità

da Ordini Medici ed Odontoiatri della Lombardia

A partire da giugno le farmacie lombarde metteranno a disposizione le loro apparecchiature per eseguire ai cittadini le prestazioni di Holter pressorio, cardiaco e ECG grazie al servizio di telemedicina. L’assistito potrà accedere a queste prestazioni previa presentazione della ricetta bianca non SSN prescritta dal MMG o PLC per un massimo di 3 esami/anno per tipologia. Per la tele-refertazione le farmacie potranno affidarsi a strutture sanitarie accreditate i cui specialisti cardiologi referteranno l’esame diagnostico da remoto in modalità asincrona, nella totale riservatezza dei dati sanitari.

Una Delibera di cui la Federazione Regionale degli Ordini dei Medici della Lombardia (FROMCeO) ne è venuta a conoscenza attraverso i mezzi di informazione. Alcune considerazioni da parte della FROMCeO Lombardia che ha stilato una puntuale disamina con tutte le conseguenze che deriveranno da questa scelta

  1. Nel piano attuativo dei servizi di telemedicina appare evidente che, dopo una fase promozionale da parte del farmacista delle prestazioni cardiologiche, segua una fase di arruolamento del paziente che potrebbe essere condizionato nella scelta delle prestazioni, viste le note difficoltà nell’erogazione di prestazioni specialistiche sul territorio, con MMG e PLS a svolgere un ruolo marginale di prescrittore su ricetta bianca della prestazione scelta dal paziente, opzione che potrebbe creare problemi relazionali con il proprio assistito. Non si tratterrebbe di una prescrizione direttamente indicata dal MMG, all’interno di un percorso diagnostico-terapeutico o di una concreta esigenza clinica, ma di una semplice trascrizione formale di un bisogno indotto dal farmacista.
  2. Numero 3 prestazioni / anno delle tre prestazioni per ogni tipologia di esame. Qual è il razionale visti i vincoli ai quali il MMG/PLS e gli specialisti sono soggetti nella prescrizione di ogni accertamento nel rispetto dei criteri di appropriatezza prescrittiva e della razionalizzazione della spesa sanitaria? Il fatto che le risorse allocate siano aggiuntive rispetto al fondo sanitario nazionale non ne giustifica un utilizzo casuale e potenzialmente inappropriato.
  3. È previsto che il farmacista proceda alla registrazione del referto, eseguito in farmacia sul FSE (fascicolo sanitario elettronico), previa autorizzazione del paziente e solo per la prestazione eseguita. Ci si chiede se nel processo di inclusione del referto nel FSE gli altri dati del paziente siano visibili, in quanto la documentazione presente nel FSE è regolamentata da precise norme ordinamentali dettate dal Garante della protezione dei dati personali.
  4. Nel paragrafo “fase organizzativa” a proposito del ruolo dei farmacisti si afferma che i farmacisti individuano l’infrastruttura di proprio gradimento, opportunamente certificata in tutte le sue componenti per la specifica prestazione in sperimentazione. Ci si chiede se tale scelta sia sottoposta alla trasparenza dei rapporti economici tra acquirente ed erogatore della prestazione, stante l’utilizzo di risorse pubbliche.
  5. Riduttivo poi inquadrare i MMG/PLS come partecipanti in modo proattivo all’informativa verso i propri assistiti sulla facilità e maggiore accesso alle prestazioni di telemedicina offerte nelle farmacie territoriali.
  6. Si ritiene che nella programmazione di tali progetti, seppur sperimentali, sia necessario il coinvolgimento della Medicina Territoriale, principale responsabile della presa in carico del paziente cronico attraverso la predisposizione del Piano assistenziale individuale da parte del MMG/PLS. Bisognerebbe ricordare che stanno partendo sul territorio sperimentazioni, con il coinvolgimento della medicina generale e della specialistica, di teleconsulto e telemonitoraggio che andrebbero incentivati da Regione Lombardia con risorse aggiuntive specificamente allocate per i numerosi Colleghi che già utilizzano, nelle forme associative, esami diagnostici di primo livello (ECG, spirometria, ecografia, ecc). Non dimenticare che nella legge di bilancio nazionale del 2020 erano stati stanziati 253 milioni di euro per dotare gli ambulatori dei MMG/PLS delle necessarie apparecchiature sanitarie che permetterebbero di abbattere le liste di attesa nel pieno rispetto dell’appropriatezza clinica. Mai impiegati!
  7. Tali risorse non prevedono al momento incentivazioni ai medici come invece previsto per le farmacie.
  8. Queste iniziative determineranno la demotivazione dei MMG/PLS con inevitabili conseguenze sulle scelte dei giovani medici verso un percorso di formazione post laurea complesso e scarsamente incentivato.
  9. Codice deontologico medico:

Articolo 13 – la prescrizione a fini di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione è una non delegabile competenza del medico e impegna la sua autonomia e responsabilità e deve far seguito a una diagnosi circostanziata o a un fondato sospetto diagnostico. La prescrizione deve fondarsi selle evidenze scientifiche disponibili, sull’uso ottimale delle risorse e sul rispetto dei principi di efficacia clinica, di sicurezza e di appropriatezza.

Articolo 31 – Al medico è vietata ogni forma di prescrizione concordata che possa procurare o procuri a se stessi o a terzi un illecito vantaggio economico o altre utilità.

 

Il Presidente FNOMCeO Filippo Anelli aveva nei giorni scorsi inviato una lettera al Presidente del Piemonte Alberto Cirio per valutazioni sul Protocollo siglato in Piemonte tra la Sanità regionale, Federfarma e Assofarm Piemonte sulle direttive di alcune sperimentazioni relative alla farmacia dei servizi in campo cardiologico, progetto che trovava l’immediata adesione con propria delibera la regione Lombardia. Focalizzava i tre punti dell’Intesa:

  1. La gratuità delle prestazioni, l’erogabilità in assenza di ricetta medica, tre esami per tipologia all’anno sono novità che rischiano di creare disparità tra i cittadini e di appesantire, sottraendo risorse, il SSN. Al contrario c’è bisogno di regole uniche per tutti i cittadini al fine di assicurare l’uguaglianza nell’accesso alle cure, la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni. Questi esami nel SSN sono soggetti al pagamento di un ticket che può essere evitato solo se i cittadini sono in possesso di una determinata esenzione per patologia. Da giugno in Piemonte e Lombardia chi si recherà in uno studio cardiologico dovrà pagare un ticket per ECG, Holter pressorio e cardiaco, se non esente, mentre chi si recherà in farmacia sarà comunque esentato.
  2. La prescrizione medica attraverso ricetta del SSN è motivata dalla necessità del MMG/specialista per confermare un sospetto diagnostico o eseguire un monitoraggio della malattia al fine di valutare l’insorgenza di complicazioni o malattie correlate.
  3. Il Governo Nazionale continua a chiedere l’aderenza delle prestazioni specialistiche ai principi di appropriatezza, tenendo conto delle caratteristiche cliniche di ogni assistito proprio al fine di evitare duplicazione di esami.
  4. In Italia i medici o le strutture che vogliono erogare prestazioni specialistiche sono soggette ad autorizzazioni per assicurare la qualità e la sicurezza.

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