Politica

"Più autorevolezza al verde pubblico"
la ricetta antidegrado di Forza Italia

Fari puntati sul verde pubblico questo pomeriggio, nell’incontro organizzato da Forza Italia con il consigliere uscente Federico Fasani, architetto, che ha illustrato le criticità cittadine e i modi con cui si potrebbe intervenire. “Cremona – ha detto –  è una
città che non ha certo il problema della carenza del verde, sia urbano che extraurbano. In questi  anni, tuttavia, l’approccio al verde è stato dettato secondo logiche quantitative, mentre è evidente che l’unica chiave di lettura corretta sia quella della valorizzazione qualitativa sul piano ambientale, paesaggistico e sociale”.

Davide Sacchetti e Renato Guizzardi, entrambi candidati nella lista di Forza Italia e da anni impegnati come guardie ecologiche volontarie nel PLIS del Po e del Morbasco, hanno presentato alcune immagini di zone della città, evidenziandone limiti e criticità: “C’è una mancanza di visione e una carenza di competenze in ordine alla progettazione, alla programmazione e alla manutenzione del verde urbano”, hanno affermato.

Tra le problematiche sollevate dal punto di vista della progettazione, è stato citato viale Po: “E’ evidente una confusione nell’impianto funzionale del viale, con particolare riferimento alle aree dedicate ai pedoni, ai cicli e alla sosta, quest’ultima
spesso ricavata in spazi residuali. Inoltre, sono molte le piante morte, capitozzate e non  sostituite, così come è evidente l’incuria delle siepi e delle parti a raso. In piazza Roma e nel comparto delle Montagnole l’intera area giace transennata e abbandonata da 5 anni. Una condizione inaccettabile per una città che ambisce a sviluppare la propria vocazione turistica”.

Per Forza Italia, “un’altra matrice che determina l’attuale stato di incuria del verde urbano è rappresentata dall’assenza di una programmazione efficace e puntuale degli interventi di manutenzione e  ripiantumazione, supportata da un piano economico coerente. Sono centinaia gli alberi  capitozzati (recisi) all’altezza di 1,5 metri circa, e mai sostituiti, nonostante gravino da tempo
nella medesima condizione. Tale negligenza non genera solo un danno ambientale (una pianta  in meno), ma ha riflessi negativi sul paesaggio urbano, sul decoro, e sull’utilizzo degli spazi  della città. Le indecorose immagini di Via Antica Dogana dove campeggiano residui  abbandonati di alberi mozzati circondati da strutture metalliche ammaccate, così come quelle di Via Genala, Piazza Castello e di tante altre strade cittadine, testimoniano l’incapacità di intervenire in modo coordinato”.

Critiche anche per quanto riguarda la “manutenzione, che non può concepirsi come semplice sfalcio dell’erba e potatura degli alberi, ma deve prevedere interventi frequenti e strutturati, allo scopo di mantenere la piena fruibilità in sicurezza dei luoghi. Condizioni che non si ravvisano, ad esempio, nella pista ciclabile che porta al Bosco Ex Parmigiano, ove la staccionata a protezione dal corso d’acqua è sconnessa e a tratti mancante.

Ancora più grave lo stato di abbandono del parco del Morbasco Sud, negli accessi della Via Primo Maggio, dove oltre agli alberi caduti e mai rimossi, sono presenti cospicui quantitativi di rifiuti abbandonati da lungo tempo”.

Federico Fasani ha poi evidenziato il nuovo approccio metodologico, proposto da Forza Italia e  accolto dalla coalizione, rispetto alla pianificazione e programmazione del verde e della qualità  urbana, secondo tre direttrici fondamentali: cura e integrazione del patrimonio verde esistente; tematizzazione dei luoghi, a cui vengono conferite funzioni specifiche (es. parco dei  bambini; parco dei nonni; parco della musica; parco degli orti; …); intitolazione degli spazi a illustri personalità cremonesi, valorizzandone i tratti caratteristici e quindi la memoria storica.

Alessandro Rossi, candidato nella lista di Forza Italia, ha illustrato un impegno concreto che la lista di Forza Italia si impegna a portare a compimento per la valorizzazione della memoria di un celebre illustratore di libri per bambini cremonese, Tony Wolf, pseudonimo di Antonio Lupatelli. “Vorremmo che le sue creazioni – Pingu, Draghetto, Draguzzo e Pandi tra le più celebri – valorizzassero un’area verde di prestigio  all’interno di progetti di riqualificazione urbana. Siamo particolarmente orgogliosi che i famigliari di questo illustre concittadino abbiano accolto con favore ed entusiasmo la nostra proposta, che vorremmo potesse essere concretizzata in tempi ragionevolmente brevi dalla futura Amministrazione”.

Attraverso dei richiami alle sue opere si potrebbero quindi caratterizzare alcuni luoghi della città dando loro autorevolezza, arginando così episodi di degrado e favorendone il rispetto.

Ha concluso l’evento Alessandro Portesani: “Vogliamo investire per una migliore fruibilità e vivibilità degli spazi verdi urbani. Ciò può avvenire attraverso una valorizzazione integrata di tutto il patrimonio artistico, culturale e ambientale della città di Cremona. La praticabilità di queste proposte passerà attraverso l’individuazione di un soggetto attuatore dotato di competenze e capacità finanziaria come Aem S.p.A. Lo strumento privilegiato sarà per noi  quello del concorso di idee aperto a tecnici, artisti e designer, secondo una trasparente collaborazione tra pubblico e privato”.

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